«C’è una piccola notizia. Sono candidato alle elezioni europee con Alleanza Verdi Sinistra. Grazie a chi me l’ha proposto. Mi sono deciso in questi giorni, anche dopo la candidatura di Ilaria Salis». Con queste parole Christian Raimo, insegnante, scrittore ed ex assessore alla cultura del municipio Roma III, ha annunciato che correrà alle elezioni europee nella circoscrizione centro per Avs. Dunque, oltre a Raimo, i rossoverdi schierano anche Salis a nord-ovest (Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni sono oggi a Budapest per incontrare la maestra antifascista detenuta e ritirare l’accettazione della candidatura), Mimmo Lucano (che contestualmente si è candidato di nuovo a sindaco di Riace, carica alla quale aveva dovuto rinunciare dopo il procedimento giudiziario che lo aveva coinvolto) al nord-est e al sud, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando nelle isole, e alla circoscrizione centro l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino e il parlamentare europeo uscente ed ex vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio.

Anche il Movimento 5 Stelle comincia a definire meglio le liste. Giuseppe Conte ha presentato il simbolo con il quale si presenterà al voto di giugno: è il canonico simbolo del M5S con la data 2050 (l’anno considerato cruciale per il compimento della transizione ecologica) e in aggiunta la scritta «Pace». Il 26 aprile si terrà il secondo turno della consultazione online degli iscritti per selezionare le autocandidature (che questa volta erano sensibilmente di meno del solito: 500 invece di 2600, con pochissime donne). Fuori dalla valutazione della base ci sono i tre parlamentari europei uscenti che non hanno ancora raggiunto il tetto dei due mandati (Maria Angela Danzì, Mario Furore e Sabrina Pignedoli) e gli esponenti della società civile scelti da Conte. Per il nord-est, dunque, il presidente ha annunciato la candidatura dell’ex presidente di Banca Etica Ugo Biggeri. In centro Italia corre l’ex allenatrice e calciatrice della nazionale Carolina Morace. In lista al Sud ci sono l’economista ed ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico e il prorettore dell’Università di Salerno Maurizio Sibilio. Nelle isole figurano Giuseppe Antoci, presidente della Fondazione Caponetto ed ex presidente del Parco delle Nebrodi e la manager impegnata nel sociale Cinzia Pilo.

Tra i pentastellati si registrano polemiche per l’esclusione dalle liste dei candidati Marina Zela e Fabrizzio Marrazzo, esponenti del «Partito Gay Lgbtq+». In un primo momento erano stati regolarmente ammessi. Ma una delle norme dello statuto pentastellato vieta la candidatura a chi è iscritto anche ad un’altra forza politica. Da qui la protesta di alcuni iscritti, alla quale gli aspiranti candidati (che comunque avrebbero dovuto passare il voto online della base) hanno replicato sostenendo che il soggetto politico al quale aderiscono non è un vero e proprio partito politico ma una «associazione che si batte per i diritti civili».