Il direttivo dell’associazione Stampa romana (Asr) aderisce alla manifestazione Cgil del 25 ottobre, facendo proprio il documento già approvato dai cdr delle testate del Lazio. Il sì del sindacato dei giornalisti (seppure nella sezione di Roma, la seconda più importante dopo la Lombardia) al corteo contro il Jobs Act è a suo modo un piccolo evento storico.

La delega sul lavoro, scrive l’Asr, «contiene elementi inaccettabili di cancellazione dei diritti senza, per altro, ridefinire in modo equo materie come nuovi e più dignitosi compensi o le tutele della parte più debole del mondo del lavoro». Critiche anche al demansionamento e sulle nuove norme sul controllo a distanza. «Il complesso delle norme che uscirebbero dai decreti delegati – denuncia Stampa romana – realizzerebbe un sostanziale restringimento dei diritti e delle libertà individuali, con l’effetto per di più di precarizzare ulteriormente il già devastato panorama del mercato del lavoro». La Consulta ritiene che «la modernizzazione delle regole sia necessaria, ma debba andare di pari passo con la salvaguardia e l’estensione dei diritti, e accompagnata da un piano di rilancio dell’industria italiana nel suo complesso e dell’editoria in particolare».