Il 26 giugno del 2012 uno dei locali del centro sociale Corto Circuito a Cinecittà va a fuoco per un guasto elettrico. Dal giorno dopo una grande gara di solidarietà parte a Roma e in tutta Italia: per ricostruire il Corto si fanno concerti, donazioni e iniziative. In attesa di ricostruire il padiglione andato in fumo gli occupanti non si perdono d’animo e decidono di continuare le attività: viene costruito un prefabbricato in legno per ospitare la scuola popolare e montata una tensostruttura per ospitare l’osteria. Ieri locali sono stati sequestrati dall’autorità giudiziaria per «abusivismo edilizio» mentre l’Acea staccava acqua e luce. Per gli occupanti è «un attacco diretto alle nostre attività per via amministrativa». I sigilli possiamo anche decidere di violarli ma senza acqua si blocca tutto: la palestra, la cucina, la possibilità di usufruire serenamente del parco». Gli attivisti hanno denunciato di aver chiesto alle istituzioni di intervenire per trovare una soluzione che tutelasse le attività del centro, essendo tra l’altro in un terreno di proprietà comunale. A sostegno del Corto Circuito si è schierato il minisindaco Susi Fantino: «Il sindaco Marino apra immediatamente un tavolo per garantire la ripresa di tutte le attività»