Dopo aver messo sotto accusa Israele per la devastante offensiva militare “Margine Protettivo” del 2014 che ha ucciso e ferito migliaia di palestinesi e distrutto decine di migliaia di abitazioni civili a Gaza, Amnesty International ora punta l’indice contro Hamas. In un rapporto che sarà diffuso oggi, “Strangling Necks: Abduction, torture and summary killings of Palestinians by Hamas forces during the 2014 Gaza/Israel conflict”, Amnesty denuncia una serie di violazioni tra le quali l’esecuzione extragiudiziale di 23 palestinesi oltre all’arresto di decine di persone tra le quali anche membri del partito rivale Fatah. «Constatare che mentre le forze israeliane seminavano morte e distruzione a Gaza, le forze di Hamas ne approfittavano per regolamenti di conti spietati, con una serie di uccisioni extragiudiziali e altre gravi violazioni, fa inorridire», ha dichiarato Philip Luther di Amnesty. Un numero di questi omicidi, ha aggiunto Luther, è stato presentato come attacchi contro collaborazionisti che avevano aiutato Israele durante “Margine Protettivo”, ma almeno 16 delle persone uccise erano state fermate dal movimento islamico prima che esplodesse il conflitto. Molti erano in attesa della fine del loro processo quando sono stati messi a morte. Le forze di Hamas, secondo il rapporto, hanno pure rapito e torturato militanti di Fatah. Nessuno è stato chiamato a rendere conto di questi crimini, un fattore che, sottolinea Amnesty, indica che sono stati ordinati o tollerati dalle autorità. (mi.gio)