Oggi Silvio Berlusconi presterà per l’ultima volta servizio alla fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone per assistere i malati di Alzheimer. Termina così l’affidamento in prova ai servizi sociali per nove mesi una volta alla settimana, conseguenza della condanna a quattro anni (tre coperti dall’indulto) per frode fiscale nel processo Mediaset. E proprio ieri sono state depositate a Bari, agli atti del processo in corso a Gianpaolo Tarantini per favoreggiamento della prostituzione, centinaia di pagine di trascrizione di telefonate tra le quali quelle con Silvio Berlusconi. Tarantini che è coinvolto nei tre filoni del processo Ruby (nel primo Berlusconi è stato assolto in secondo grado dall’accusa di prostituzione minorile) è processato a Bari con altre sei persone, tra le quali la tedesca Sabina Beganovic, conosciuta nelle cronache come «ape regina» delle feste di Berlusconi. «Vedo su tutte le agenzie internazionali sono accusato di frequentare delle ragazze minori, roba da matti», dice Berlusconi a Tarantini in una di queste telefonate trascritte dal perito per ordine dei magistrati baresi. «Non c’è una velina nelle mie liste – continua l’ex Cavaliere – i prototipi… si chiamano Carfagna, si chiamano Gelmini, si chiamano Prestigiacomo, si chiamano Ravezzo, si chiamano Bergamini… tutte le mie parlamentari sono le migliori della Camera, 98.8% di presenza al voto». Nei dialoghi telefonici c’è spazio anche per alcune vanterie di Berlusconi: «Bush mi ha detto che ha ricevuto solo il Papa come me». Ma la parte che più interessa l’accusa riguarda le famose «cene eleganti», come quella in cui l’ex Cavaliere suggerisce a Tarantini di invitare «le due cantanti cubane, la Gemma, un’altra cantante, non lo so, che cosa dici se chiamiamo anche Rossella, che c’ha una ragazza che canta in Vaticano, molto brava, e magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce, il direttore della fiction della rete Uno della Rai… così le ragazze sentono che c’è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare».