Falsa partenza per la nuova amministrazione progressista di Berlino. Pomo della discordia, il passato nella Stasi (la polizia politica della Germania est) di Andrej Holm, sottosegretario alle politiche per la casa in quota Linke.

Nato nel 1970, Holm è un sociologo molto noto nella sinistra berlinese, impegnato nella lotta contro la «gentrificazione», il «risanamento» dei quartieri che porta all’espulsione dei poveri. Nel 2007 subì un’accusa di «terrorismo» da cui fu tre anni dopo prosciolto. Ora nel mirino è la sua appartenenza, quando era 19enne, alla Stasi: circostanza che Holm non ha mai negato, e per la quale ha fatto una profonda auto-critica.

Di fronte alle richieste di dimissioni da parte delle opposizioni, il sindaco Michael Müller (Spd) ha scaricato la responsabilità sulla Linke, senza prenderne le difese. Holm per ora resta, ma il clima nella coalizione non è dei migliori.