A Bologna ieri ci sono state cariche violente dopo una serie di lanci di uova e vernice contro le forze dell’ordine in via Castiglione. Feriti e contusi da entrambe le parti. È arrivata un’ambulanza per un agente sotto choc per l’esplosione di una bomba carta. Il corteo di un migliaio di attivisti si era inizialmente posizionato in via Castiglione per contestare il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che ha tenuto una «lectio magistralis» in occasione della 30a Lettura del Mulino. Tema: «Perché i tempi stanno cambiando». I movimenti hanno fornito la loro analisi di questa espressione ambivalente: la crisi governata con le politiche monetariste sta spingendo a destra l’Europa e il nostro paese, con la Lega e l’estrema destra che soffiano sul razzismo e la xenofobia. Obiettivo della manifestazione anti-razzista di ieri era quello di impedire il comizio del segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore in piazza San Domenico.

Bologna, un momento delle cariche
Bologna, un momento delle cariche

Dopo le prime cariche, il corteo si è ricompattato e poi ha provato a sfondare. Una nuova carica lo ha respinto in via Farini. Questo ha provocato la rabbia del corteo: «Ancora una volta le forze dell’ordine proteggono i fascisti». Un attivista è stato fermato. E il corteo si è diretto verso la questura per chiederne il rilascio. «Teo libero!» è stato lo slogan più volte scandito. La polizia è tornata a schierarsi nel piazzale del palazzo. Cariche e fermi, anche ad Ancona dove era previsto un altro sit-in di Forza Nuova. «Non ci opponiamo solo ai razzisti – sostengono gli attivisti – queste manifestazioni indicano un’alternativa vera alle politiche di austerità e ad un’Europa senza confini e dei diritti».