Due anni per un intervento all’ernia del disco e altrettanti per le varici, venti mesi per una visita psichiatrica, 14 mesi per una mammografia. è il racconto della sanità pubblica che emerge dalla 17° edizione del rapporto Pit Salute: «Sanità in cerca di cura» presentato ieri dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. Per gli italiani si fa sempre più insostenibile il caro-ticket, cresciuto di più di 20 punti in percentuale dal 10,3% del 2012 al 31,4% del 2013.Quasi la metà (44%) dei cittadini lamenta i costi elevati dei ticket per specialistica e diagnostica, il 34,4% per avere informazioni sull’esenzione dal ticket, il 12,9% sul perché alcune prestazioni siano erogate a costo pieno. I lunghi tempi di attesa sono un altro problema: ne soffre il 58,5%, quasi ugualmente ripartiti fra esami diagnostici (34,1%), visite specialistiche (31,4%) e interventi chirurgici (27,1%). «Ridurre i ticket, scongiurare nuovi tagli al Fondo Sanitario Nazionale e governare seriamente i tempi di attesa di tutte le prestazioni sanitarie, e non solo di alcune come accade ora» sono le priorità per Tonino Aceti, Coordinatore del Tribunale per i diritti del malato. A questo si aggiunge «la necessità di aggiornare i Livelli essenziali di Assistenza unita a un effettivo monitoraggio della loro erogazione». «I cittadini oggi hanno bisogno di un Ssn pubblico forte che offra le risposte giuste al momento giusto e che non aggravi la situazione difficile dei redditi familiari»