Una famiglia potente, abituata a interloquire con i boss ma anche con politici e industriali di tutto rispetto: il giorno dopo il blitz nel quale sono stati arrestati Aniello e Raffaele Cesaro, mentre una richiesta di arresto di Luigi, deputato di Forza Italia, è stata depositata alla Camera, dall’ordinanza di custodia cautelare emergono nuovi particolari. Il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo afferma, per esempio, che il parlamentare ha tenuto per anni contatti con i gruppi criminali che controllano la sua città, Sant’Antimo, ma anche altre zone della Campania. Inoltre dell’ufficio di Luigi Cesaro a Montecitorio si serviva, è emerso dalle indagini, anche il fratello Aniello, che temeva di essere intercettato e lì si sentiva invece al sicuro: è alla Camera, infatti, che dà appuntamento a un importante industriale. Ma gli interessi di Aniello erano eterogenei: si spendeva, spacciandosi però per il fratello deputato, anche per ottenere arbitri più disponibili nei confronti della squadra di pallacanestro di Sant’Antimo.