Cambio di passo in Cgil, con un rinnovo della segreteria confederale dopo due giorni di Assemblea generale. Nel board di Susanna Camusso entrano cinque nuovi componenti, ma la stessa segretaria spiega che prima del Congresso del 2018 potrebbero essere fatti altri innesti, «se compiremo il percorso unitario che stiamo conducendo»: un possibile «accordo sulle regole della partecipazione» da chiudere principalmente con la Fiom, e che vedrebbe entrare Maurizio Landini dopo l’attesa firma del contratto dei metalmeccanici.

MA LA SFIDA DEI CONTRATTI non si è certo chiusa con l’accordo delle tute blu, e anzi proprio oggi Cgil, Cisl e Uil potrebbero sottoscrivere un’intesa quadro con il governo per il rinnovo del pubblico impiego: un passaggio più politico che sindacale, visto che Matteo Renzi preme per firmare prima del 4 dicembre in modo da avere nuove frecce all’arco del Sì. La quadra si potrebbe trovare concedendo gli 85 euro richiesti dal sindacato, ma con la formula «senza aggettivi»: non specificando cioè se siano soltanto medi (come vorrebbe l’esecutivo) o non invece zoccolo minimo per tutti (richiesta dei confederali). Passato il referendum, l’interpretazione e tutti gli aggettivi del caso arriverebbero poi all’Aran, alla firma effettiva dei diversi contratti.

IERI CAMUSSO HA FRENATO: «Se ci sono le condizioni e le risposte si va avanti, se non ci sono non c’è data che tenga – ha spiegato – Valuteremo. Capisco che c’è un’ansia da prestazione da parte di tanti, ma ci sono anche il 5 e 6 dicembre…».

Tornando alla segreteria, le new entries rispettano il criterio ormai consolidato in Cgil degli equilibri di genere e del ringiovanimento. A proposito di gender balance, Camusso ha ringraziato «tutti i media che sabato 26 hanno scelto di dare rilievo e spazio alla manifestazione delle donne», visto che in effetti diversi tg e giornali hanno invece coperto l’evento solo con brevi notizie o trafiletti.

Usciti Danilo Barbi, Vera Lamonica, Fabrizio Solari e Serena Sorrentino, entrano Rossana Dettori (ex segretaria Fp), Roberto Ghiselli (segretario Marche), Vincenzo Colla (segretario emiliano, dato tra i possibili successori di Camusso alla guida della Cgil), e i due più giovani Tania Scacchetti (dalla Cgil di Modena, 43 anni) e Giuseppe Massafra (segretario di Taranto, 36 anni). Sono stati eletti dall’Assemblea generale con oltre l’80% di consensi: 188 voti favorevoli e 28 contrari su 226 votanti.

LA CGIL PERÒ – insieme ai pensionati dello Spi – ha lanciato un’altra iniziativa, in solidarietà con i terremotati: «Adotta una camera del lavoro, adotta una lega pensionati», con l’invito alle sedi di tutta Italia di gemellarsi con i territori colpiti dal sisma e offrire aiuto di tutti i tipi: dai funzionari trasferiti temporaneamente in loco – da Accumoli ad Amatrice – ai mezzi come auto attrezzate per la neve, uffici mobili e camper.

«Pensiamo anche a cose semplici in situazioni così complesse – ha spiegato il segretario generale dello Spi Ivan Pedretti – Non ci sono più le badanti, se ne sono andate, e per gli anziani questo è un problema serio. Così come c’è un disagio per la mancanza di farmaci. Servono squadre con automobili in grado di spostarsi anche sulla neve, le strade sono frammentate e alcune pure bloccate».

«È IMPORTANTE AGIRE anche con la solidarietà, senza volersi sostituire ai necessari interventi pubblici, non bisogna spegnere i riflettori», ha aggiunto Camusso, che in proposito ha sollecitato interventi mirati sia per il programma Casa Italia del governo che per la necessità di infrastrutture.

«Bisogna investire in infrastrutture stradali e autostradali in direzione Est-Ovest in grado di collegare le aree interne del Paese – ha concluso la segretaria Cgil – Si deve ammodernare la rete verso l’Alta velocità ferroviaria, e realizzare reti funzionali per l’Ict con la diffusione della banda larga a quelle aree, attualmente prive perfino di copertura cellulare».