Una possibile svolta nelle indagini sul caso dell’omicidio di Giulio Regeni si è palesata ieri: secondo quanto riportato dal TgLa7, dall’analisi dei tabulati telefonici di nove celle del Cairo, sarebbe emerso che almeno cinque poliziotti si trovavano negli stessi luoghi in cui Giulio è scomparso la sera del 25 gennaio e in cui il suo corpo è stato ritrovato il 3 febbraio.

Secondo le fonti, ora i cinque saranno interrogati dai magistrati del Cairo, in una rinnovata collaborazione con la Procura di Roma, forse volta a chiudere l’indagine individuando nomi che facciano da capri espiatori del sistema repressivo di Stato.

Intanto ieri è stato rigettato l’appello del consulente della famiglia Regeni, Ahmed Abdallah, contro il nuovo ordine di detenzione di 45 giorni. Abdallah è in carcere da fine aprile.