«Non ho ancora capito quali intenzioni abbia Sel». L’estate non è servita a smussare gli spigoli tra Pippo Civati, l’ex deputato del Pd che ha lasciato da sinistra il partito e ha fondato il movimento «È Possibile», e il partito di Nichi Vendola. Malgrado per ottobre sia annunciata la prima conferenza per la costruzione di un soggetto politico unitario a sinistra, è stata proprio la campagna referendaria estiva – la raccolta di firme per figli otto referendum continua per tutto settembre – ad approfondire il solco. «Per la campagna referendaria che ho lanciato – ha detto ieri Civati – c’è stata una grande mobilitazione, sono nati quasi 200 comitati, ma Sel ha deciso di non appoggiare questo progetto, scegliendo un percorso diverso. Quando ho suggerito la creazione di un unico soggetto, sotto un unico vessillo per ricostruire tutto da zero, Sel mi ha risposto “ni”». Ma il problema principale è ancora un altro: «Bisogna capire come intendiamo presentarci alle amministrative dell’anno prossimo. Sel vorrà ancora allearsi con questo Pd? È un rapporto che va chiarito».