Da vicino simpatico della porta accanto, uno di noi, si mette in scena Norbert Hofer , il candidato del Partito liberalnazionale Fpoe di estrema destra. Tono pacato e gentile dunque, anche quando tradisce la sua visione autoritaria del ruolo del presidente della repubblica, che ha ribadito nell’ultimo, settimo duello televisivo : «Un governo che permette a centinaia di migliaia di migranti di attraversare i nostri confini com’è successo l’anno scorso l’avrei licenziato se ero presidente della repubblica».

Estrema destra è un attributo che gli ’azzurri’, il colore della Fpoe, respingono «tutto ciò che non corrisponde all’ ideologia di sinistra dominante, che osa andare contro il mainstream è tacciato di essere estrema destra». «In realtà la Fpoe di H.C. Strache di oggi è più a destra di quanto era quella del defunto Joerg Haider degli ultimi anni 90. Anche se Strache contemporaneamente cerca di sdoganarsi con visite allo Yad Vashem in Israele», ci spiega Bernhard Weidinger del Centro di documentazione della resistenza austriaca (Doew), che da anni osserva studia e documenta partiti e movimenti di estrema destra. L’abbiamo incontrato a Vienna per capire più a fondo il sostrato profondo del partito che potrebbe diventare domenica presidente della repubblica. Un presidente che paradossalmente nega l’Austria come nazione.

Hofer fa parte di una Burschenschaft, Corporazioni studentesche combattenti, la Marko-Germania di Pinkafeld. Cosa fanno e che peso hanno?
Sono circoli di soli uomini che si incontrano per bevute, feste e la Mensur, il combattimento rituale tradizionale, questa la parte sociale. Si concepiscono anche come organizzazioni politiche impegnati in difesa del germanesimo che nel contesto austriaco vuol dire coltivare un idea di Austria come terra tedesca, nel senso culturale e etnico, cioè biologico. Rifiutano l’immigrazione non solo per non perdere la nostra identità ma anche per difendere la nostra sostanza biologica dicono. Le Burschenschaften sono fortemente ancorate dentro la Fpoe, su 35 membri della direzione19 ne fanno parte.

La visione tedesco nazionale sembra un regresso rispetto alla Fpoe di Joerg Haider
Haider a un certo punto ha cancellato il concetto di Volksgemeinschaft, comunità di popolo o nazione che si definisce come una comunità legata all’origine e non una comunità di cittadini. «Haider si era genuflesso di fronte allo spirito del tempo, noi abbiamo cancellato questi cambiamenti. È troppo strano non riconoscere le proprie origini» ha dichiarato Hofer in un intervista. Difficile in un paese dove queste origini spesso sono miste. Nel loro Manuale di politica nazional-liberale riconoscono le 8 minoranze linguistiche autoctone come parte dell’Austria, ma non le considerano appartenenti alla comunità di popolo che è solo tedesca.

Cosa comporta in termini politici questo concetto?
La visione di popolo come comunità di origine determina l’intero programma della Fpoe e definisce anche il suo carattere di estrema destra. Per esempio la politica della famiglia deve servire a preservare il popolo inteso anche nella sua integrità biologica. Nel loro programma di partito parlano di sostegno a una politica delle nascite che non riguarda tutte, perché si presuppone che gli immigrati generino di più, ma solo quelle giuste.

Quali sono i rapporti tra Fpoe e i gruppi extra-parlamentari di destra?
Hofer stesso non ne ha particolari. Comunque si è fatto fotografare a novembre con un numero di Aula, un giornale ai confini col neonazismo esprimendo grande apprezzamento. Quasi tutto l’estremismo di destra extraparlamentare ruota intorno alla Fpoe il loro maggiore riferimento. Hanno diffuso centinaia di migliaia di volantini e inondate cassette postali distribuiti giornali con numeri speciali contro Van der Bellen. Gli unici critici sono quelli del nocciolo duro, i neonazisti come Gerhard Honsik, che critica Strache perché è andato in Israele e per il fatto che non chiede più l’abolizione della legge che vieta la ricostituzione del partito nazista.

Come distinguere gruppi di estrema destra dai gruppi neonazisti?
Il neonazismo è una variante particolare di estremismo di destra, ma non l’unica. Ogni fascista o nazista è estremista di destra ma non viceversa. I neonazisti fanno ricorso alla violenza puntando a una palingenesi, il culto estremo della virilità e un estetica della messa in scena che non si possono attribuire alla Fpoe. Non è fascista ma di estrema destra, paragonabile alla Lega nord in Italia.

Gli Identitari, gruppo nuovo extra parlamentare, che hanno avvolto la statua di Maria Teresa col burqa, a quale identità fanno riferimento?
È ambivalente perché molti provengono dall’ambiente delle Burschenschaften. Tuttavia la nazione o patria non è il riferimento principale per loro, ma la Heimat, l’ambiente di nascita più vicino e su altro fronte l’Europa. Il loro fondamento è l’etnopluralismo: tutte le nazioni sono buone ma solo se rimangono a casa loro, ognuno nella sua. Collaborano con altri gruppi neofascisti simili come Casa Pound in Italia.