«Il cartello Las Estrellas vuole che il partito Podemos arrivi al governo in Spagna e che apra la porta alla cocaina in Europa. Le mie fonti mi hanno detto: “colonnello, il Mas, il partito di Evo Morales avrà il suo presidente in Spagna. Evo sta finanziando il fratello Pablo Iglesias, che è venuto nel Chapare”».

Queste le dichiarazioni del colonnello boliviano German Cardona, riportate in un’intervista al quotidiano della destra spagnola, «Abc». Cardona si è rifugiato in Spagna per concorrere a un’inchiesta dell’agenzia antidroga degli Usa, la Dea, che chiama in causa alti funzionari del governo venezuelano, e ora anche di quello boliviano.

Da Miami, le dichiarazioni di un ex caposcorta di Diosdado Cabello accusano il presidente del parlamento venezuelano di essere addirittura a capo di un cartello di militari narcotrafficanti denominato Los Soles. Una filiera messa in atto con la complicità di militari cubani, dei guerriglieri colombiani e anche dei miliziani di Hezbollah, tutti uniti per portare la droga negli Usa. Las Estrellas, sarebbero una succursale dei Los Soles.

A quando «las lunas» ecuadoriane o «las planetas» nicaraguensi? Intanto, mentre l’«inchiesta» non spiega di quali complicità godessero i presunti narcopolitici per far passare la droga negli Usa, la macchina del fango avanza verso Podemos. (geraldina colotti)