Mentre a Notting Hill si festeggerà a breve il variopinto carnevale giamaicano , il Bank Holiday di fine agosto è occasione per celebrare nel cuore di Londra – una Leicester Square gremita di turisti – la sagra dell’orrore sul grande schermo. Giunto alla sua sedicesima edizione, il London FrightFest è iniziato ieri e durerà fino al 31 agosto, con in cartellone addirittura 76 titoli horror. I registi sono ben assortiti in provenienza come esperienza: dall’ attore inglese al suo debutto come regista Steve Oram – il suggestivo titolo del suo film è Aaaaaaaaah! – ad autori onnipresenti nei festival di tutto il mondo come il giapponese Takashi Miike – a Londra con il suo Over Your Dead Body. Fondato nel 2000 da da Paul McEvoy, Ian Rattray e Alan Jones, il FrightFest ha conosciuto da allora un tale successo che dal piccolo Prince Charles Cinema dei suoi esordi ha compiuto la scalata fino al multiplex Vue, nel cuore della piazza a due passi da Piccadilly Circus. Nel 2005, il grande George A. Romero lo elesse a luogo per l’anteprima del suo La terra dei morti viventi, mentre Guillermo Del Toro lo ha definito il «Woodstock del gore».

 

Come è doveroso per una festa incentrata sulla paura, non manca il tributo al maestro della suspance: Alfred Hitchcock. Il regista Jaron Henrie-McCrea lo aveva già omaggiato con il suo Pervertigo, del 2012, mentre quest’anno porta a Londra Curtain, ambientato principalmente nella doccia di un appartamento di New York. Viene invece dall’Argentina The Rotten Link di Valentin Javier Diment, che sposta in Sudamerica quei villaggi pieni di inquietanti bifolchi tipicamente statunitensi.
L’ospite d’onore del Festival è Barbara Crampton , «scream queen» che ha esordito con una piccola parte in Omicidio a luci rosse di Brian De Palma e che da allora ha collezionato decine di titoli, tra cui Le streghe di Salem di Rob Zombie. Al FrightFest è presente con ben quattro film: We Are Still Here di Ted Geoghegan, Sun Choke di Ben Cresciman, Road Games di Abner Pastoll ed il film collettivo Tales of Halloween, che vanta anche cammei di registi come John Landis e Joe Dante in veste di interpreti.

 

Il nome più celebre della selezione resta comunque il prolificissimo Takashi Miike – visto l’ultima volta neanche un anno fa al Festival di Roma con As the Gods Will – che nel suo Over Your Dead Body adatta una delle più celebri storie di fantasmi giapponese, ambientata a metà tra il teatro e la «realtà».
Un tributo va anche a colui che detiene l’infelice primato di peggior regista della storia del cinema: Ed Wood, a cui Tim Burton dedicò il suo bellissimo film omonimo, interpretato da Johnny Depp. Il suo bistrattato – ma ormai assurto allo status di cult – Plan 9 From Outer Space, verrà proiettato con la nuova colonna sonora realizzata da DJ Cheeba, pensata per renderlo ancora più «terrificante».
Per chi non ne avesse abbastanza, il FrightFest torna con vari eventi sparsi per tutto l’anno – tra cui, in passato, un incontro con Dario Argento al Coronet di Notting Hill ed un concerto dei Goblin, autori delle colonne sonore dei suoi film – in ottobre con quella che gli organizzatori chiamano una «Halloween extravaganza», ed a febbraio al Festival di Glasgow con la «terror-thon», la maratona del terrore della durata di due giorni.