Lasciandoci alle spalle un 2016 catastrofico, si prova a immaginare cosa possa riservarci l’anno che scalpita alle porte e che i tweet trumpiani (e le ire di Bibi) annunciano già estremamente minaccioso. Limitandoci al cinema, e in particolare modo al cinema italiano, non sono pochi i segni che invece potrebbero permettere un certo misurato ottimismo.
In primo luogo,  il ritorno di Leonardo Di Costanzo con L’intrusa, attesissimo dopo l’eccellente prova intermedia fornita con il corto presente nel film antologico I ponti di Sarajevo. Alberto Fasulo, alle prese con Menocchio, dramma storico ispirato alla vicenda di Domenico Scandella (1532-1600) processato e messo a morte dall’Inquisizione per eresia, si cimenta con un cambio di passo impressionante. Pietro Marcello mette mano al Martin Eden di Jack London, allargando ulteriormente il suo spettro d’azione dopo il sorprendente Bella e perduta. Maurizio Braucci, sceneggiatore e collaboratore di Marcello, si prepara a dirigere il suo esordio sulla lunga distanza, intitolato La ragazza dei sogni. Dalle poche note sinora circolate, una storia nella quale s’intreccia il diritto alla sessualità dei disabili con le scelte di donne che decidono di lavorare con il proprio corpo, il film si presenta come un progetto dalle forti potenzialità.

 

 
Anche Valentina Pedicini sta per esordire nel lungometraggio di finzione. Stando a quanto visto sinora (l’eccellente corto Era ieri), suo il «rischia» di essere una rivelazione.
Sul versante statunitense si attendono soprattutto i blockbuster, diventati dei veri e propri serial sul grande schermo. Il nuovo capitolo della saga dei Transformers, The Last Knight, sempre con Mark Whalberg, diretto da Michael Bay; il nuovo re-styling di Spider-Man con Homecoming (Michael Keaton nei panni dell’avvoltoio), Logan, adattamento del graphic novel di Mark Millar, Vecchio Logan, con protagonista un Wolverine anziano e, attesissimo, il secondo capitolo dei Guardiani della Galassia. Anche Thor, il dio del tuono, ritorno con il terzo capitolo della sua serie personale, Ragnarok, in cui affronta Hera appoggiato dall’infido Loki.
Le scimmie, sia in versione primati evoluti che in quella di gorilla giganti, avranno un ruolo di rilievo. War for the Planet of the Apes, sempre diretto da Matt Reeves e fotografato da Michael Seresin, si presenta come la resa dei conti finale (?).

 

29VISSINpezzoinmezzowar_for_the_planet_of_the_apes_2017-1366x768

Anche King Kong riceve il suo trattamento reboot con Kong: Skull Island, una vera e propria riscrittura della storia originale così come è stata presentata sinora nelle sue diverse incarnazioni. In tema di creature entrate di diritto nell’immaginario collettivo, non mancherà all’appello nemmeno la creatura aliena per eccellenza, il mostro biomeccanico creato da HR Giger. Alien:Covenant di Ridley Scott è il sequel del controverso Prometheus. Attesissimo il nuovo capitolo di Fast and the Furious che, dopo i fuochi d’artificio del precedente, l’ultimo con il compianto Paul Walker, morto durante le riprese, ha il compito non facile di confermare la vitalità della serie.

 

 
In ambito musicale sono attesi ritorni eccellenti. Primi fra tutti i Jesus and Mary Chain con Damage and Joy, nuovo album dei litigiosissimi fratelli Reid che non si facevano sentire dal 1998. Brian Eno, invece, presenta il suo nuovo lavoro il prossimo 1 gennaio e se ne riparlerà in quell’occasione.

 

 

I Flaming Lips, passati dal ruolo di band che tutti amavano a quello di band di cui tutti dovrebbero dir male, daranno alle stampe il nuovo disco dal titolo impronunciabile Oczy Mlody. Non passerà inosservato. Tra i numerosi dischi annunciati, molto attesi sono gli Horrors, gli Shins, gli Sleaford Mods, i Gorillaz e i Grizzly Bear. Ovviamente fiato sospeso per la possibilità che Kanye West si presenti con nuova musica (dopo le polemiche trumpiane).
Grande attesa anche per i Blondie e i LCD Soundsystem mentre Nile Rodgers darà alle stampe un nuovo disco targato Chic.