Un Future Film Festival quello di quest’anno che parlerà ancora una volta molto giapponese ed anche un po’ coreano, nella diciottesima edizione della manifestazione bolognese infatti, saranno presentate ben otto opere provenienti dall’arcipelago, per la maggior parte animazioni ma con tre lungometraggi live-action ad impreziosire la line-up. Inoltre la proiezione di due lungometraggi animati sudcoreani fornirà l’occasione per scoprire che anche nella penisola asiatica qualcosa si sta muovendo a livello di produzioni animate.

Il titolo forse più atteso è The Boy and the Beast, l’ultimo lungometraggio diretto da Mamoru Hosoda, già autore dei notevoli Summer Wars e The Wolf Children, uno dei lavori animati che più hanno incassato ed impressionato durante lo scorso anno nel Sol Levante. Sullo stesso livello, almeno per chi scrive, se non adirittura qualche tacca più su, si posiziona Miss Hokusai, pellicola animata prodotta dalla I.G Production e diretta da Keiichi Hara, uno dei lavori più originali e stilisticamente raffinati del 2015.

Con uno stile episodico il film racconta le vicende di E Oi, la giovane figlia del famoso pittore Hokusai, ragazza che spesso contribuiva alle opere del padre più di quanto sia stato tramandato nei racconti ufficiali, le bellissime animazioni, soprattutto la tavolozza dei colori impiegata, assieme alla musica rock che accompagna il lungometraggio donano al lavoro una tonalità molto particolare, frizzante e vivace nel creare un mondo che è filtrato dallo sguardo della protagonista femminile. Molto interessante e tutto da scoprire anche The Case of Hana and Alice il prequel al suo Hana and Alice del 2004 con cui Shunji Iwai esplora le possibilità estetiche dell’animazione, qui in parte realizzata con la tecnica del rotoscope. Completano la pattuglia giapponese in Romagna The Empire of Corpses e Harmony, due dei capitoli della trilogia ispirata ai romanzi di fantascienza del prematuramente scomparso scrittore Project Itoh, il primo realizzato dallo studio Wit mentre il secondo dallo Studio 4°C.

Si diceva dei tre live-action presenti a Bologna, tre lavori diversi ma realizzati da altrettanti autori molto popolari ed aprezzati anche a livello internazionale, saranno presentati infatti a Bologna Nowhere Girl di Mamoru Oshii, The Virgin Psychics di Sion Sono e Ninja War of Takarage di Yoshihiro Nishimura, un terzetto di tutto rispetto. Una lieta novità è l’inclusione nel programma della manifestazione anche di due animazioni provenienti dalla Corea del Sud, Ghost Messanger del 2014 e On the White Planet dell’anno sucessivo, lavori che intersecano fantascienza, nuove tecnologie con problematiche millenarie, opere che sono esponenti di qualità della (ri)nascita dell’animazione sudcoreana, nella speranza che anche questo medium riesca a bissare il successo di interesse e toccare gli alti standard produttivi che il cinema della penisola asiatica è riuscito a raggiungere in questi ultimi due decenni.