Stop ai gol fantasma. Dalla prossima stagione ci pensa occhio di falco. La tecnologia, tanto disprezzata dal numero uno dell’Uefa Michel Platini, sta per arrivare anche nel campionato italiano. Non è la moviola, ma almeno il primo passo verso il cambiamento. Si sono convinti tutti. O quasi. L’incredibile errore arbitrale, soprattutto del giudice di porta, in Sampdoria – Palermo 1-1 (palla oltre la linea sul tiro del palermitano Morganella) è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. E dopo poche ore, ecco il passo in avanti verso l’innovazione, con il calcio italiano fanalino di coda da tempo. Il sistema Hawk-eye, occhio falco, è già stato sposato dalla Premier League nella stagione in corso. E anche la Bundesliga si doterà dal prossimo campionato di questo strumento tecnologico.

Ma i tedeschi sono tedeschi, il loro pallone è meno stressato da polemiche, non hanno vissuto fenomeni come Calciopoli. Insomma, hanno più cultura calcistica, sono messi meglio. Per l’Italia invece è una piccola rivoluzione. Sensori sui pali collegati a sette telecamere per porta, 14 in totale, che registrano la posizione del pallone – un chip inserito nella sfera -, elaborandola al computer. Se la palla supera del tutto, come da regolamento, la linea di porta (c’è margine di errore di 1,5 centimetri) l’orologio dell’arbitro riceve in tempo reale un doppio messaggio sonoro e visivo. E per calmare gli animi degli spettatori si potranno proiettare le immagini sul maxischermo dello stadio. Niente più discussioni, se ha sbagliato l’arbitro o il giudice di area. Decide l’occhio di falco (usato da anni nel tennis), nessuno potrà prendersela con lui. Fine agli episodi, non più di quattro-cinque l’anno (ma in questa fetta di campionato sono stati già tre) che hanno avuto nel recente passato un peso specifico nell’andamento del campionato. Per intenderci, il primo scudetto – meritato – della Juventus di Antonio Conte era stato viziato dal clamoroso gol, con palla oltre la linea, non assegnato a Sulley Muntari nel match di San Siro contro il Milan, che arrivava poi secondo alle spalle dei bianconeri. Dunque, sì alla tecnologia che andrà a sostituire i giudici di porta. Ora tocca trovare i soldi. Perché la federcalcio ha i conti in rosso.

Se i presidenti di serie A non possono sostenere la spesa – costo medio attorno ai 200 mila euro – forse servirà trovare uno sponsor. Oppure spendere una fetta dei soldi che fioccheranno, oltre 1,2 miliardi di euro, dal nuovo accordo sulla cessione dei diritti televisivi dei club. Dal prossimo marzo dovranno partire i lavori per essere in tempo, il 22 agosto, per il via alla nuova edizione della Serie A. Gli stadi saranno pronti? Oppure farà ancora comodo la papera arbitrale, considerando che spesso dai gol/non gol sono stati avvantaggiati i top club, a danno delle piccole? In occasione del Mondiale brasiliano la tecnologia aveva già bussato alla porta, con la Fifa che sceglieva il sistema del Goalcontrol-4D, molto simile all’occhio di falco. Con pieno successo.