Il clima da guerra fredda passa anche per l’etere: secondo la Nbc, che cita fonti dell’intelligence Usa, il presidente Obama avrebbe ordinato alla Cia un attacco cyber «clandestino e di ampio raggio» contro la Russia perché non interferisca più – se lo ha fatto – nelle presidenziali. Un attacco «senza precedenti» che metta in imbarazzo Putin rendendo pubblici trasferimenti di denaro all’estero da parte dei suoi collaboratori, con il paese in seria crisi economica.

Da mesi Washington accusa il Cremlino di interferenze nel sistema elettorale per favorire il candidato repubblicano Trump e pochi giorni fa ribadiva la convinzione che la Russia stia tentando di influenzare il voto con attacchi agli archivi del partito democratico e ai registri elettorali di alcuni Stati.

Le fonti aggiungono che il piano sarebbe già in atto. Parziale conferma giunge dal vice presidente Biden: «Stiamo inviando un messaggio», ha detto. Immediata la risposta della Russia che promette di reagire.

Ex funzionari dell’agenzia, però, smontano la minaccia: da decenni la Casa Bianca si presenta alla Cia chiedendo azioni segrete contro la Russia per poi tirarsi indietro all’ultimo momento. Dubbi li esprime anche Wikileaks, secondo cui l’attacco, se reale, non sarebbe stato annunciato.