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Due libri sono stati messi all’indice e sospesi dai piani di studi di alcune scuole della Virginia. Per adesso, non circoleranno più né in classe né in biblioteca. Si tratta di due super classici come Il buio oltre la siepe di Harper Lee e Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain: sono stati banditi in seguito alle proteste di una madre di un adolescente birazziale (con tanto di denuncia formale) che li ha accusati di contenere insulti razzisti. Ha dichiarato che suo figlio ha faticato molto a leggere quei testi a causa delle parole offensive contenute nella narrazione, e ha poi sostenuto che nell’attuale panorama politico degli Stati Uniti, con Trump presidente, sia necessaria una vigilanza maggiore. I due romanzi non sono ancora stati messi al bando permanentemente, ma sono stati rimossi dal distretto. La National Coalition Against Censorship li ha difesi con una lettera inviata al consiglio scolastico della Virginia in cui si dice che «evitando di confrontarsi con questioni scottanti come il razzismo, le scuole fanno un cattivo servizio ai loro studenti. Gli insulti razzisti sono parte della storia americana e devono essere affrontati sotto la guida di un insegnante».
Già il mese scorso, una madre in Tennessee aveva guidato una campagna per la rimozione di un manuale di scuola, ritenendo che «promuovesse la propaganda islamica», mentre nello stato di Washington c’è il divieto di libri «potenzialmente spaventosi».