Anche ieri il bollettino è stato aggiornato. 334 migranti sono arrivati nel porto di Augusta, nel siracusano, a bordo della nave Foscari della Marina Militare. Altri 84 sono sbarcati invece a Catania. I primi sono stati soccorsi in due diversi interventi della Marina e della Guardia costiera e tra loro c’erano anche 42 minori e 46 donne. «I propositi dell’Europa sono nuovi e molto positivi ma l’importante è che non rimangano solo enunciati», ha ammonito ieri il presidente della Cei Angelo Bagnasco.
Dopo le pesanti critiche fatte due giorni fa dal Vaticano, che ha condannato il progetto di bombardare i barconi degli scafisti definendolo «un atto di guerra» ma soprattutto ha puntato l’indice contro l’egoismo di un’Europa incapace di una seria politica di accoglienza nei confronti di quanti fuggono dalle guerre, le parole pronunciate ieri a Genova dal cardinale Bagnasco tornano a far sentire la pressione della Chiesa. «Ci vuole un intervento più concreto per affrontare questo problema – ha detto -. Serve la lotta ai trafficanti di esseri umani e lottare contro carestia, miseria, violenza e la guerra in questi Paesi che costringono la povera gente, specialmente i più indifesi ad allontanarsi e a tentare fortuna».
Il dramma degli ultimi naufragi ha fatto sì che ieri il tema dell’immigrazione entrasse prepotentemente anche nei festeggiamenti per il 70esimo della Liberazione. «In questi giorni drammatici, in cui il Mediterraneo è diventato il sacrario delle vite e delle speranze stroncate di centinaia di donne, uomini e bambini in fuga dalla guerra, dalla persecuzione, dalla fame, la nostra Europa si gioca la sua credibilità e il suo stesso futuro», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Da Gattico, in provincia di Reggio Emilia, ne ha parlato anche il presidente del parlamento europeo Martin Schultz, presente alle celebrazioni in casa Cervi. «Anch’io vorrei che l’Europa fosse più solidale e non avesse bisogno do un’ecatombe nel Mediterraneo per iniziare ad assumere la propria responsabilità», ha detto. Un riferimento esplicito alla mancanza di una volontà politica che permetta a Bruxelles di realizzare un piano di accoglienza capace di distribuire i profughi in maniera proporzionata tra tutti gli Stati membri. «Chi crede nella resistenza – ha proseguito Schultz – deve dire no a chi semina odio contro ebrei, rom e musulmani, e dire no all’indifferenza dei migranti nel Mediterraneo, affrontare chi semina odio e i Kesserling moderni».
Infine la segretaria Susanna Camusso, che ha parlato a Milano i piazza Duomo. «Non possiamo non guardare al di là del Mediterraneo- ha detto la segretaria generale della Cgil – solo così la libertà e la democrazia continueranno a vivere nel nostro paese e per gli altri. Camusso ha anche sottolineato la necessità di combattere gli «egoismi» e indicato l’inerzia nei confronti di quanto accade «al di là del Mediterraneo come «principale egoismo di oggi».