Un cambiamento politico di dimensioni storiche, viene mostrato dai dati del sondaggio svolto in tutta la Grecia da Public Issue per l’Avgì, nel periodo dal 12 al 17 febbraio. L’immagine positiva del governo e il sostegno dei cittadini alla gestione delle trattative con i partner è quasi generale, e supera l’80%; lo stesso accade per quanto riguarda il sentimento di orgoglio nazionale, che avvertono i cittadini nei primi giorni del nuovo governo.

Dopo la prima prova del premier, la popolarità di Alexis Tsipras e la sua adeguatezza come capo del governo sono salite, giungendo rispettivamente all’87% e al 73% . L’impressione positiva sul governo arriva all’81%, mentre nei confronti dell’opposizione il dato è appena al 16%. Le opinioni negative sul governo si attestano appena all’11%, mentre nei riguardi dell’opposizione balzano al 74%.
L’approvazione delle manovre del governo nella trattativa raggiunge percentuali schiaccianti, con l’80% contro il 13% che non è d’accordo. Un cambiamento significativo lo mostrano anche i risultati sul sentimento di orgoglio nazionale, che balza all’86%, mentre appena il 13% «non si sente orgoglioso».

La popolarità di Alexis Tsipras è aumentata del 42%, arrivando all’87%, mentre anche nell’adeguatezza alla guida del governo è forte il cambiamento, visto che la percentuale a favore giunge al 73% e aumenta di 41 punti. Al contrario la popolarità di Antonis Samarà (ex capo del governo, ndt) è scesa al 24% ed è diminuita di 19 punti, mentre la sua adeguatezza alla guida del governo scende al 12% dal 42%, che aveva prima delle elezioni. Val la pena a questo punto sottolineare che le opinioni negative sul capo della Nea Democratia (Samaràs, ndt) arrivano al 74%, e il dato mostra che l’indiscutibilità di Antonis Samaràs assume dimensioni esplosive – in negativo- dopo le elezioni. Aumenta la popolarità di Panos Kammenos (presidente del gruppo dei Greci Indipendenti, attuale Ministro della Difesa, ndt) al 57% dal 25%, mentre quella di Stavros Theodorakis (presidente del gruppo parlamentare del partito Potami ndt) rimane stabile al 42%. Sale la popolarità di Dimitris Koutsouba (segretario del Kke, Partito Comunista Greco ndt) al 39% dal 31%. Mostra invece una forte caduta la popolarità di Evaggelos Venizelos (presidente del Pasok ndt): dal 17% al 28%.

Molto alta è la popolarità di Ianis Varoufakis, che arriva al 74%, contro il 24% di opinioni negative. La popolarità del ministro greco dell’economia non può minimamente essere paragonata a quella di Evaggelos Venizelos, Iannis Stournara (direttore della Banca di Grecia) e Gkika Chardouveli (ministro dell’Economia nel precedente governo), nei confronti dei quali i cittadini non nutrivano fiducia; un bilancio positivo l’aveva avuto solo Giorgos Papandreou nel primo periodo di assunzione dell’incarico (di primo ministro, ndt).

Un grande cambiamento mostra anche l’immagine che hanno i cittadini sulla direzione presa dal paese. Il 64% la ritiene giusta, il 20% errata. Prima delle elezioni, appena il 21% la riteneva giusta e il 71% errata.

L’immagine si è ribaltata. Ed è un ribaltamento anche l’icona delle aspettative dei cittadini rispetto alla situazione economica dopo le elezioni. Il 49% ritiene che le cose andranno meglio, rispetto ad appena il 17% che aveva aspettative positive prima delle elezioni. Un indice delle aspettative positive, che hanno ormai i cittadini sul corso dell’economia con il nuovo governo, è che appena il 15% pensa che le cose andranno peggio, mentre con il precedente governo Samarà-Venizelos la percentuale arrivava al 39%.

Allo stesso modo, positive sono le aspettative sulla situazione economica personale. Con il precedente governo quasi uno su quattro temeva che la situazione economica personale sarebbe peggiorata, mentre ora questa percentuale è del 13%.

Le grandi aspettative dei cittadini si vedono anche nella valutazione del nuovo governo sotto la guida di Alexis Tsipras come il migliore per il paese con una percentuale del 69% contro il 10% appena del governo della Nea Democratia, che affonda dal 29% pre-elettorale, dato che mostra chiaramente il problema scottante dell’affidabilità della Nea Democratia sotto la guida di Samaràs.

Al contrario il governo Syriza ha preso una percentuale pre-elettorale del 30%, quindi ha un’ascesa di 39 punti!
La posizione dei cittadini rispetto al Memorandum rimane molto negativa risultando anzi aumentata. Prima delle elezioni il 67% era contro, mentre dopo le elezioni il rifiuto del Memorandum è arrivato all’83%.
In effetti è caratteristico il fatto che il 6% appena dei cittadini si dichiari favorevole all’applicazione del Memorandum per il ripagamento del debito, mentre il 79% chiede al governo di negoziare con i creditori per pagarne una parte inferiore.

L’11% degli intervistati chiede di smettere i pagamenti. È generale il rifiuto della troika da parte dei cittadini, con una percentuale del 90%, contro appena l’8%, che ne ha un’opinione positiva.
I dati del sondaggio sono incoraggianti anche dal punto di vista del potere internazionale del paese. Il 43% ritiene che, con il nuovo governo, il paese diventerà più forte e solo il 19% più debole.
Assolutamente diversa era l’immagine con il governo Samaràs. Il 39% pensava che il paese sarebbe diventato più debole e solo il 18% più forte.

Un altro dato incoraggiante è quello dell’88% dei cittadini che si interessa ormai alla politica. Questo, insieme ad altri elementi qualitativi, che mostrano una grande accoglienza per il nuovo governo, e il sentimento di orgoglio, possono contribuire al massimo, assieme al lavoro del nuovo governo, per il superamento della crisi della rappresentanza politica e il rinnovamento della fiducia nel sistema politico, che deve cambiare per esprimere le aspettative e le speranza dei cittadini.

Parere positivo sull’euro, Obama e Putin, molto negativo sulla Germania, la Merkel e Schäuble. Di particolare interesse sono i risultati del sondaggio riguardo l’euro, l’Unione Europea, gli alleati del paese e l’affidabilità dei leader politici stranieri.

Il parere dei cittadini sull’euro rimane positivo con una percentuale del 76% contro il 20% che ha una posizione negativa. Il 75% ritiene improbabile l’eventuale uscita della Grecia dall’Eurozona; il 73% voterebbe in favore dell’euro in caso di referendum, mentre il 20% voterebbe contro. L’eventualità di ritorno alla dracma è vista favorevolmente dal 18%, mentre il 63% stima che le cose peggiorerebbero. Particolarmente negativa per l’opinione pubblica greca è l’immagine della Germania. Il 78% dà parere negativo, il 20% positivo. Negativa è anche l’immagine della Merkel, con una percentulae dell’82% , e di Schäuble con un 81%. C’è però un 16% che ha un’opinione positiva sulla cancelliera tedesca, e il 15% che pure vede positivamente il ministro dell’economia tedesco. Come principale alleato del paese, i cittadini vedono l’Unione Europea, con una percentuale del 43%, la Russia con il 13%, gli Stati uniti con il 4%, la Cina con il 3%, mentre il 37% non vede alleati o non si esprime. L’opinione sull’Unione Europea è positiva per il 61%, pur con una forte opinione negativa al 36%.

Parere positivo esprimono i cittadini sugli Usa (61%), la Russia (68%) e la Francia (61%), mentre ancora piu’ positive sono le opinioni su Obama (72%) e Putin (70%).

(Traduzione di Gianfranca Stornelli, da Avgì on line 24-02-2015)