Sabato, durante il consueto intervento radiofonico, Obama ha spiegato perché ha scelto di tornare a Chicago, il 10 gennaio prossimo, per il suo discorso di commiato da presidente degli Stati uniti.

«Ho scelto Chicago – ha detto – non solo perché è la mia città natale, dove ho incontrato mia moglie e dove abbiamo iniziato a costruire la nostra famiglia, ma anche perché è dove davvero ho cominciato la mia carriera nel servizio pubblico». Durante questi tradizionali discorsi di saluto si riassume quella che sarà poi la legacy della presidenza appena conclusa, e probabilmente il discorso di Obama non si discosterà molto dai concetti espressi da sua moglie Michelle, nel suo ultimo discorso da First Lady, il 6 gennaio scorso. Un appello all’unità del Paese, un rifiuto del sessismo, del razzismo e dei facili richiami alla xenofobia.

Il presidente uscente ha detto di considerare questo intervento «come un’opportunità per ringraziarvi di questo straordinario viaggio, per celebrare i modi in cui avete cambiato questo Paese in meglio negli ultimi 8 anni e per offrire alcune riflessioni su dove andremo da qui (…) Questo perché non abbiamo mai tralasciato una convinzione che ci ha guidato fin dall’inizio, e cioè che insieme possiamo cambiare questo Paese per il meglio».

L’autore dell’attacco in Florida: «La Cia mi parla»

A sparare all’aeroporto di Fort Lauderdale in Florida, uccidendo 5 persone e ferendone 13, è stato Esteban Santiago, 26 enne statunitense del New Jersey di origine portoricana, attualmente residente in Alaska. Santiago è un veterano dell’Iraq dove aveva combattuto per circa un anno ricevendo un’onorificenza legata ai meriti sul campo, la «Iraq Campaign Medal».

Dall’Iraq era tornato, come spesso accade, con disturbi post-traumatici: sosteneva che la Cia riuscisse a parlargli tramite voci impiantate nella sua testa. Fino ad ora non sono comparsi contatti con gruppi terroristici, ma si profila il quadro di una persona molto instabile che, stando alle dichiarazioni dei familiari, si era recentemente sottoposta a cure psichiatriche.

La cosa più sorprendente è che l’uomo per la sparatoria ha utilizzato munizioni ed una pistola semiautomatica che trasportava nel proprio bagaglio imbarcato.
Santiago era arrivato in volo da Anchorage, in Alaska, con una sosta a Minneapolis, trasportando pistola e munizioni nel suo unico bagaglio imbarcato. Dopo la sparatoria si è consegnato alla polizia senza fare resistenza