Un uomo, Ronald DeFeo Jr, uccide a colpi di fucile i sei componenti della sua famiglia nel 1974 ad Amityville. Qual è il suo movente? È spinto dalla rabbia o è governato da qualcosa di soprasensibile? È lui il demone o agisce in preda al maligno? E anche documentato l’intervento del diavolo, potremmo veramente accogliere una tesi così lontana dalla razionalità? E se invece provassimo a rimanere nei ristretti confini della nostra realtà, saremmo in grado per questo di attribuire un senso compiuto all’agire umano? Domande che forse nascondono una più radicale incapacità della vista umana a comprendere i motivi del nostro fare in terra, che siano dettati da forze immanenti o trascendenti, che risiedano dentro o fuori di noi.

Un paio di anni dopo i tremendi fatti accaduti al 112 Ocean Avenue, a indagare su questo caso, come su tanti altri tra gli anni Cinquanta e i primi del Duemila, sono chiamati i coniugi Ed e Lorraine Warren, due demonologi che nel 1952 avevano fondato la New England Society for Psychic Research, e che nel corso degli anni (Ed è morto nel 2006) sono stati più o meno al centro di varie narrazioni letterarie e cinematografiche.

Ad esempio, di quelle realizzate dal produttore, sceneggiatore e regista James Wan (Saw – L’enigmista, Insidious) che con The Conjuring – L’evocazione (2013, visibile sulla piattaforma Netflix) e il più recente The Conjuring – Il caso Enfield, ha portato sullo schermo due celebri vicende con protagonisti i Warren (interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga) nei 70, rispettivamente nel 1971 in una casa di campagna nel Rhode Island e nel 1977 in un’abitazione popolare a Nord di Londra.

Due casi di possessioni con uno sviluppo simile. A essere colpite prima sono le dimore infestate dai fantasmi, con porte che sbattono, mobili che si muovono, pavimenti che cigolano, letti che tremano, oggetti che cadono o si sollevano per aria. Poi, in un secondo momento, è proprio uno dei componenti della famiglia a manifestare i sintomi sempre più evidenti della possessione.

Concentrandoci sul film che oggi esce in sala, la narrazione nella prima metà procede su un doppio binario: negli Stati uniti, i Warren sono alle prese con gli orrori di Amityville e le polemiche sul loro lavoro; dall’altra parte dell’oceano, la madre divorziata Peggy Hodgson e i suoi quattro figli vengono presi di mira da un demone che riesce a impossessarsi del corpo di una delle ragazze, Janet. A far incrociare i destini di questi protagonisti sono la reputazione che Ed e Lorraine hanno raggiunto in tutto il mondo (per i più curiosi, www.warrens.net) e le proporzioni che il caso Enfield assume soprattutto tra i media (ancora oggi su You Tube è possibile vedere dei video che riguardano questa storia, come del resto le tante altre con i Warren coinvolti).

https://youtu.be/_JI8Pk1qbfo

Di chi sono vittime gli Hodgson e perché proprio loro? E i testimoni a cosa possono (e vogliono) credere? James Wan è un autore di talento e non tragga in inganno l’uscita estiva italiana che caratterizza prodotti simili a The Conjuring 2. Al di là di certe regole dell’intrattenimento dalle quali pare impossibile derogare, Il caso Enfield mette in mostra la capacità del regista di giocare con ambientazioni molto diverse tra loro, dal contesto rurale de L’evocazione alla Londra proletaria di fine anni Settanta del sequel. E soprattutto in questo secondo caso, il film sembra ancor più ambizioso. Una storia misteriosa, disegnata in un quadro dove è raffigurata una famiglia costretta ad affrontare il maligno insito in uno stipendio basso. E tutto questo poco prima dell’avvento definitivo di Margaret Thatcher.