Niente da fare. Continua a zoppicare nella materia più importante per misurare il tasso di democrazia non di un movimento ma della società stessa. Il tema è l’immigrazione. Forse non lo è per lui, visto che si è sempre applicato poco, confusamente e male, ma sicuramente lo è per buona parte del suo elettorato gli ha consegnato milioni di voti. Per questo bisognerebbe accompagnarlo, farlo ragionare, insegnargli a dosare le parole.

Il leader dice ancora «clandestino», come se in natura esistessero i clandestini e non esseri umani migranti che tecnicamente non possono non essere «clandestini» visto che non c’è modo di sbarcare da «regolari» in Europa. E poi fa ancora confusione con i profughi che invece sono buoni perché scappano dalla guerra, come se non fossero «clandestini» anche loro – mica sbarcano con il permesso. Cose elementariper chi sogna di governare.

Chi glielo dice a Beppe? Di Maio?

Solo con un corso accelerato il capo (quasi) indiscusso del Cinque Stelle potrebbe non fare danni al suo movimento ogni qualvolta apre bocca sul tema che paralizza la sinistra e galvanizza la nuova destra di Matteo Salvini. Così il suo movimento è destinato ad andare in pezzi. A meno che Grillo non pensi di fare a gara con il campione leghista del razzismo nostrano.

Deve essere proprio così. Grillo forse si è fatto impressionare dalla performance della nuova Lega a Milano, davanti a migliaia di persone che saltellavano sul motivetto «chi non salta clandestino è». Non si spiegano altrimenti le poche righe – titolo «Qualcosa è cambiato» – con cui ha dato sfogo al suo comizio in stile Borghezio.

La linea dovrebbe essere questa: «clandestini a casa» (il copyright ha una ventina d’anni) e visite mediche per tutti perché c’è il virus Ebola (il copyright in questo caso ha circa 665 anni). Dice Beppe che l’Isis produrrà flussi migratori «incredibili» e che negli ultimi mesi sono arrivate 100 mila persone (dimentica che la stragrande maggioranza dei profughi era diretta al nord Europa). Per non parlare di Ebola, «sta penetrando in Europa». Quindi, è arrivato il momento di «affrontare l’emigrazione come un problema da risolvere e non come un tabù». Ecco la ricetta: «Chi entra in Italia con i barconi è un perfetto sconosciuto: deve essere identificato immediatamente, i profughi vanno accolti, gli altri, i cosiddetti clandestini, rispediti da dove venivano». Chi gli notare che il «ragionamento» (oltre che razzista) non sta in piedi?

Se Grillo tira in ballo l’Isis, è del tutto evidente che si tratterebbe di persone che scappano dalle guerre, dunque proprio profughi, quelli che dice di voler accogliere. Dunque? E poi, anche loro sarebbero tecnicamente «clandestini». Che cosa ha in testa il capo? Ancora più sgradevole, se possibile, l’affondo sulle presunte malattie veicolate dagli stranieri. Dice: «Chi entra in Italia ora deve essere sottoposto a una visita medica obbligatoria all’ingresso per tutelare la sua salute e quelle degli italiani che dovessero venirne a contatto».

Vengono in mente le immagini di Lampedusa, con gli immigrati (profughi o «clandestini»?) denudati e disinfettati come cani con uno spruzzo di acqua gelida. Ricorderà anche Beppe Grillo, che sicuramente avrà in mente un altro tipo di profilassi.

Rimane un’ultima speranza per i milioni di elettori non razzisti che ripomgono fiducia nel M5S. Che la deriva xenofoba di questo post sia solo il sintomo, bruttissimo, di una tensione fuori controllo. Nelle ultime ore ne hanno fatto le spese i quattro contestatori del Circo Massimo che sono stati espulsi per via della loro performance contestatrice fuori programma. E fioccheranno polemiche velenose. E poche ore prima, il cartellino rosso era stato sventolato al sindaco di Comacchio Marco Fabbri.

Ma se così fosse, forse non è un caso se anche Beppe Grillo per riprendere fiato e consensi non riesce ad escogitare altro che un attacco sconsiderato contro gli ultimi della terra. Come se non bastassero le parate fascio leghiste e le conseguenti politiche del governo Renzi-Alfano, che senza sollevare un moto di indignazione cancellano Mare Nostrum e insieme le vite di migliaia di persone. Annegheranno. E dire che il numero uno dei penta stellati andava dicendo «non uno deve restare indietro».