Il Vaticano e la chiesa argentina aprono gli archivi della dittatura che, tra il 1976 e l’83 ha provocato circa 30.000 vittime, tra morti e scomparsi.

Papa Bergoglio lo aveva promesso alla presidente delle Abuelas de Plaza de Mayo, Estela Carlotto, durante un incontro a Roma: «Contate su di me», aveva detto. E ha mantenuto la parola.

Grazie a un permesso speciale, potranno ora accedere ai documenti le vittime, i famigliari degli scomparsi e alcuni rappresentanti delle congregazioni religiose. Il papa aveva disposto un’apertura parziale nel 2013.