La paura dell’insicurezza. E l’ingovernabilità dei territori. Sono le derive dell’attualità che necessita di un’alternativa. Ci proverà a Mestre l’edizione 2016 del Festival della politica (8-11 settembre), promosso dalla Fondazione Gianni Pellicani.

«Mai come oggi terrore e politica sono concetti intimamente connessi. Nel nostro tempo, ormai, la guerra si combatte sempre meno sui campi di battaglia e sempre più negli spazi quotidiani delle nostre esistenze: nelle sale da concerto, nelle redazioni di giornali, sui lungomari più gettonati d’Europa e nelle chiese. Là dove le persone dovrebbero vivere insieme tranquille e in armonia. Per questo, la politica ha ormai un compito e una responsabilità davvero enormi e dovrebbe più che mai riflettere su se stessa», evidenziano gli organizzatori dell’iniziativa che si replica con successo dal 2011.

Il sipario si alzerà con l’anteprima (mercoledì 7 alle ore 17.30 in piazzetta Pellicani) dedicata alla presentazione ufficiale in pubblico del progetto G124 di Renzo Piano su Marghera. Quasi in contemporanea le «lezioni americane» di Dino Amenduni, Giovanni Diamanti e Guido Moltedo che leggeranno il fenomeno Trump in chiave italiana. Infine, il ministro della giustizia Andrea Orlando dialogherà con Carlo Nordio, Vittorio Rizzi e Gennaro Sangiuliano.

Il Festival offrirà poi nella tensostruttura di piazzale Candiani le lezioni magistrali di Giacomo Marramao su identità e terrore; Marcello Veneziani su odio, video e irrilevanza; Donatella Di Cesare e Roberto Esposito su l’estraneo e il proprio. Ma ci sarà anche spazio per i fumetti (giovedì 8 alle 20.45) con Massimo Donà che introduce Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello che discutono di Resistenza fra omissioni e riscoperte.

Venerdì 9 il programma prevede alle ore 16 la presentazione di Sfidare la paura (Beccogiallo) con Umberto Curi e Gianfranco Bettin; alle ore 19 «Il terrorismo e il nuovo ordine mondiale» con Ezio Mauro, Ilvo Diamanti e Massimo Cacciari; alle 21 i sindaci veneti «in prima linea» Luigi Brugnaro, Flavio Tosi, Giovanni Manildo e Achille Variati.

Sabato 10 riflettori puntati su Europa e Islam con Angelo Panebianco e Cesare De Michelis, ma anche sui fumetti con Milo Manara ospite d’onore. Il Festival della politica di Mestre si concluderà domenica 11 con un crescendo di appuntamenti: alle 16.30 Enrico Ghezzi affronta Amleto; alle 17.30 Dacia Maraini e Tommaso Cerno si cimentano con i diritti negati; alle 19 Antonio Gnoli sarà faccia a faccia con Francesco De Gregori e alle 22 spettacolo con Gualtiero Bertelli e Edoardo Pittalis «Poenta e schei. Il Veneto die migranti».