Da giorni, all’alba, qui al cohousing, siamo svegliati da colpi sordi sul tetto. Lo scorgiamo : un uccello nero si avventa contro il vetro dell’abbaino tentando di artigliarlo. Ha piumaggio e becco nero .La cornacchia ha piumaggio grigio e la gazza ladra bianco e nero; Il merlo ha il becco giallo. E’ un corvo. Picchi e merli abitano questi boschi, ma da anni non succede che i corvi nidifichino su alberi intorno alla casa. Ci avviciniamo rumorosamente alla finestra.Il corvo con un acuto “Kraaaah” svolazza e va via. Piero, contadino da generazioni, consiglia di appendere carta stagnola:ci spiega che questi uccelli, vedendo la propria immagine riflessa sul vetro, vi si scagliano contro per difendere il territorio. Bizzarro,ma seguiamo le indicazioni del Piero. Dopo qualche giorno torna la calma. In una di queste notti, il 13 novembre, Ernesto ci sveglia tutti. Guardiamo attoniti alla televisione gli attentati a Parigi. Morte, disperazione. La mattanza sembra non finire.Per un tempo interminabile la casa si trasforma in bivacco nella nebbia e tempesta. Vento gelido ammassa le nubi e ghiaccio e neve cominciano a scendere. Ci sentiamo persi. Stiamo immobili ai confini della tragedia del mondo che trema al diffondersi delle notizie e sembra prendere, per la prima volta, coscienza di cosa sia guerra, la morte assurda e mostruosa di creature abitanti della terra . Capiamo presto che,come per la morte da assideramento, il rischio è che gli occhi si chiudano nel silenzio mortale.Tenersi svegli, liberare la nostra commozione e amore per gli esseri umani e far battere forte il cuore. Allora ci sentiamo un grande unico rifugio dove non siamo soli e nelle strade di Parigi e del mondo ci si comincia a cercare, a stare vicini, ad accendere lumi. C’è bisogno di calore e di fuoco: i fuochi accesi ,per secoli, hanno salvato dal gelo. Nelle piccole comunità si alzano le voci per la pace. Anche qui nel canavese , Ivrea, oggi 29 novembre,ha aderito alla marcia Globale per il clima ,in occasione del vertice delle Nazioni Unite per un nuovo accordo internazionale sul clima che si svolge a Parigi. A cena Lola e Carlo raccontano il corteo di 500 persone che ha attraversato in questa giornata gelida le strade di Ivrea: associazioni della società civile, studenti, famiglie con bambini, religiosi. La Global Climate March coinvolge più di 150 città del mondo : una mobilitazione internazionale contro i cambiamenti climatici, ma anche per i diritti umani, contro la violenza ed il terrore. Dopo i fatti di Parigi ed il divieto del governo francese di organizzare manifestazioni, si carica del senso di essere insieme per vincere la paura, per costruire pace. Essere insieme, che ancora, da sempre, rasserena e dà forza. Ci diamo la buonanotte. Salendole scale di questa casa antica, vi sono alle pareti affreschi originali, fra i quali un grosso corvo. Dunque la storia dei corvi è vecchia .La mitologia greca racconta che il Dio apollo trasformò le piume del corvo, in origine bianche, in nere per punirlo di una brutta notizia che gli aveva recapitato.