Per Obama sarà l’ultima cena ufficiale da presidente degli Stati uniti ma a tavola non saranno solo in tredici. Nel suo viaggio americano Matteo Renzi ha infatti portato con sé una folta delegazione che sarà con lui anche alla Casa bianca. Tra gli altri ci saranno la moglie Agnese, la direttrice del Cern Fabiola Giannotti, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, Paola Antonelli del Moma di New York e la campionessa paraolimpica Beatrice Viola. E poi il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, lo stilista Giorgio Armani e l’ormai inseparabile Roberto Benigni. «Portiamo il tricolore dentro la Casa Bianca» ha detto trionfalisticamente Renzi.

Di certo quella che si sta preparando a Washington è un’accoglienza in grande stile. Con il«tappeto rosso», ricordava ieri il Guardian, secondo il quale l’accoglienza di Obama rappresenterebbe «un gesto importante di sostegno all’alleato italiano» alle prese con il referendum: un voto che, stando alla testata britannica, sembra essere in questo momento più incerto per Renzi rispetto a quanto non sia per i Democratici americani la vittoria di Hillary Clinton alle presidenziali.

Per il giornale, l’amministrazione Obama può confidare del resto ora nel governo italiano come «il più importante ed esplicito campione» delle relazione strategica fra Usa ed Europa dopo il voto pro Brexit della Gran Bretagna e le tensioni con la Germania di Angela Merkel sul fronte sia commerciale sia del Datagate.Non solo: Renzi – nota ancora il Guardian – sta lavorando in stretta cooperazione con Washington sul dossier delicato del sostegno in Libia al governo di unità nazionale sponsorizzato dall’Onu.

Infine il menù: sono prev isti agnolotti di patate dolci con burro e salvia, insalata di zucca, braciole di manzo con colatura di rafano e friarielli.