Eleganza quasi old fashioned, un mood vocale che ha pochi eguali sulla scena soul contemporanea forgiato alla scuola gospel. John Legend – da qualche tempo ha intrapreso anche una parallela carriera di attore, lo vedremo a gennaio in Italia in La La Land di Chazelle – è uno dei pochi musicisti in circolazione capace di scrivere alla maniera della vecchia scuola interagendo con elementi hip hop e elettronici senza che risulti una forzatura.

Da qualche settimana ha pubblicato il suo nuovo album Darkness and Light (SonyMusic), il sesto, in cui in qualche modo modifica il suo stile, meno «soulful» e ora decisamente più sanguigno. Merito anche del produttore Blake Mills – dietro al successo di Sound & Color degli Alabama Shakes e non a caso la vocalist della band Brittany Howard è ospite della trascinante title track.

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Una raccolta di pezzi sull’amore declinato in varie situazioni. Si passa dalla passione di una notte (Temporary Painless) all’incapacità di impegnarsi (Surefire) arrivando all’amore nei tempi dei social invadenti (Overload).

Testi decisamente intelligenti e tante firme firme prestigiose coinvolte come Will Oldham, Tobias Jesso Jr, insieme a molte voci. Oltre alla citata Howard anche il talentuoso falsetto di Miguel e il sax di Kamasi Washington. Meno pop e lontano dalle atmosfere dance del pur notevole precedessore del 2013 Love in the future (con il tormentone All of Me), Darkness and Light è un lavoro di impatto che si inserisce a buon diritto fra i migliori black album di un 2016 assai positivo per il genere.