Il quadro normativo di riferimento è quello brasiliano del «Marco Civil», considerato il più avanzato in materia di diritti e di regolamentazione della Rete. Inoltre, la procedura per la sua approvazione prevede un’ampia consultazione – prenderà il via il 27 ottobre – tra operatori economici del settore, associazioni di baseper introdurre eventuali modifiche prima che il testo arrivi all’esame del parlamento. La bozza della «carta dei diritti di Internet» assume la privacy come diritto fondamentale (è previsto il diritto all’oblio, cioè la cancellazioni dei dati personali dopo un periodo di tempo), che l’accesso alla Rete è un diritto universale, così come il diritto all’anonimato.
La bozza è stata elaborata dalla Commissione, voluta dalla presidente della Camera Laura Boldrin e coordinata da Stefano Rodotà, è stata presentata e inviata alle omologhe commissioni degli altri paesi europei. I primi commenti sono tutti positivi. Poco si sa, però, come si potrà accedere alla consultazioni (possono partecipare anche i singoli). Per il momento è si sa che dal ventisette ottobre ci si potrà connettere al sito della camera dei deputati e inviare le proposte di modifiche.