Quando nell’aprile del 2013 la Walt Disney, a seguito dell’acquisizione della Lucasfilm, annunciò la chiusura della LucasArts, storica compagnia videoludica dell’inventore di Guerre Stellari, tra gli appassionati di videogame si propagò una cupa ondata di nostalgia e tristezza. Si devono alle invenzioni di questa compagnia alcuni classici senza tempo che hanno contribuito in maniera radicale a definire lo stato d’arte del gioco elettronico, non solo con alcuni brillanti adattamenti della saga fantascientifica ma soprattutto con i videogame originali, quelle avventure grafiche che hanno stuzzicato la logica, deliziato, divertito e esaltato più generazioni di appassionati: il delirante Maniac Mansion, il piratesco Monkey Island e il suo seguito, l’epico Indiana Jones e il Destino di Atlantide, il cartoonesco Sam & Max Hit The Road…

Videogiochi con un’anima enigmistica e narrativa di rara raffinatezza appartenenti ad un genere glorioso e riflessivo ormai parzialmente estinto nell’oceano di opere in cui l’unica azione possibile è quella di sparare a tutto ciò che si vede.
Tra i capolavori di LucasArts c’è anche Grim Fandango, uscito nel 1998 e scritto da Tim Schafer, che in seguito avrebbe ideato titoli travolgenti come Psychonauts e Brutal Legend. Fu la prima avventura grafica di LucasArts in cui venne utilizzato un motore grafico in grado di renderizzare scenari in tre dimensioni, un noir classico quanto rivoluzionario nella sua ambientazione «afterlife» che torna adesso in una versione rimasterizzata in alta definizione per Playstation 4, PS Vita e pc.

L’intreccio di Grim Fandango si fonda su alcuni assunti estrapolati dai miti sull’Oltremondo aztechi, mentre la sua estetica scheletrica rimanda alle raffigurazioni messicane dette «calacas». Lo stile architettonico è invece magniloquente e sensuale con i suoi richiami all’Art Decò miscelati a suggestioni latineggianti. La quasi allucinante miscela di leggende e visioni è ulteriormente complicata in maniera più che suggestiva dalle iniezioni-citazioni di una dose smisurata di ricordi del cinema noir classico e non solo poiché vi sono rimandi da La Fiamma del Peccato di Billy Wilder, dal Falcone Maltese di John Huston; ad un certo punto c’è addirittura un segmento con piccioni-scheletro che ricorda momenti di Uccelli di Alfred Hitchcock.

Nel gioco siamo Manny Calavera, impiegato del Dipartimento della Morte con base nell’oltremondana città di El Midollo. Il suo lavoro è quello di prelevare l’anima dei defunti per offrirgli la possibilità di raggiungere l’altrove definitivo, il Nono Aldilà. Ci vogliono anni e difficoltà purgatoriali per raggiungere la pace eterna così il Dipartimento della Morte offre speciali «pacchetti viaggio» alle anime più meritevoli che possono così viaggiare in lussuose navi e veloci treni per abbreviare il tempo dell’estremo pellegrinaggio. Ma l’ombra strisciante di una corruzione troppo umana, egoistica e carnale è giunta a contagiare il mondo degli estinti e Manny Calavera si troverà coinvolto in un complotto criminale che sembra inventato da un Dashiell Hammet punk con la maglietta dei Social Distortion.

grim fandango B

Risolvendo enigmi raramente semplici e immediati, ma dall’ideazione strategica geniale, accompagnati da una colonna sonora jazz contrappuntata da toni messicani e hollywoodiani, «viviamo» quattro capitoli che coincidono con altrettanti anni della non-esistenza di Manny. Narrata con una sceneggiatura implacabile la storia di Grim Fandango ci trasporta in un mondo dipinto con tinte e accenti comici, malinconici, teneri, sentimentali e inquietanti.

Viaggeremo attraverso la foresta pietrificata con il suoi alberi di roccia dal cui midollo petroso si estrae il cemento per edificare i grattacieli di El Midollo, giungeremo in un nebbioso paese sul mare dal nome di Rubacava, sprofonderemo nei fondali oceanici dove La Perla è difesa da un’ossuta piovra. Nello splendore aggiunto dell’alta definizione le ambientazioni di Grim Fandango acquistano una nuova bellezza e poesia.

Storia d’amore, desiderio di giustizia e struggente «cupio dissolvi», Grim Fandango è ancora oggi un’esperienza elettronica esemplare, una macabra, satirica e ridente novella interattiva che ribadisce l’eccellenza ludica e la qualità artistica raggiunta da LucasArts per farci giocare con l’intelletto e l’emozione.