Comincia oggi la tradizionale festa di Liberazione di Venezia (si svolge ogni anno fin dalla nascita di Rifondazione comunista) in campo san Giacomo dall’Orio. I preparativi sono stati funestati ieri dall’evento tragico della morte per infarto di Paolo Peroni, compagno di Rifondazione che aiutava sempre a mettere in piedi la Festa, mentre stava ultimando l’allestimento della cucina. In programma, 10 giorni di dibattiti.

Oggi si parte con quello sull’attacco alla Costituzione, con vari studiosi, il presidente regionale dell’Anpi Veneto e Gianluca Schiavon, della Direzione nazionale del Prc. Martedì si parlerà della guerra in Palestina con, tra gli altri, Giuliana Sgrena e Ottavia Piccolo. Della situazione europea si discuterà in più occasioni, tra gli altri con l’eurodeputata della lista Tsipras Eleonora Forenza (il 4) e con Paola Morandin, operaia Electrolux e capolista nel Nordest alle scorse europee, e Toni Negri (il 3). Del rapporto tra ambiente e affari nella città del Mose e del passaggio delle grandi navi parleranno il senatore del Pd Felice Casson e il consigliere regionale veneziano del Prc Pietrangelo Pettenò.

Si chiude domenica 7 con un dibattito tra le varie anime della Sinistra sociale, sindacale e politica con il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero, il coordinatore di Sel Nicola Fratoianni e Gianni Rinaldini (ex segretario generale Fiom). Protagonisti, fin da oggi, anche i lavoratori in lotta del Comune di Venezia per difendere il livello di welfare e i salari tagliati dal Commissario dopo lo scioglimento del consiglio comunale. Lavoratori che qualche giorno fa hanno scioperato in massa (80% le adesioni). La festa è dedicata a Paolo Peroni, indefesso animatore in città delle lotte antirazziste e per il diritto alla casa che al Prc aveva dedicato molto.