«Io mi v-oglio ubriacar/ per cercar di dimenticaaar /Ci bevo sopra cin cin oh yeeh/Cin cin salute a te/Cin cin ti saprò scorda-a-a-ar/ Quando hai de-etto che vuoi partir/mi son da-ato al whiskyyy-y/ Cin cin salute a te». Con un accento smodatamente e volutamente francese, con le vocali allungate per motivi di metrica, il bravo ragazzo Richard Anthony, oltre cinquant’anni fa, nel 1964, scalò le classifiche di mezza Europa, dal Portogallo al Belgio, all’America Latina, con questa canzoncina facile facile, adattamento di Cheat cheat twist, del pianista e direttore d’orchestra inglese Charles Blackwell, con testo italiano di Vito Pallavicini (e il bis, avvenne mesi dopo, con La mia festa).

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Al di là della voce educata e gradevole, Ricardo Btesh (questo il suo vero nome, nato a Il Cairo nel 1938, morto ieri a Pegomas, quel profumo d’interprete internazionale alla Dalida, per intenderci) aveva già allora una cultura cosmopolita, figlio di un siriano e di una inglese, frequentò scuole internazionali e da poliglotta decise di adattare in francese i grandi successi internazionali, dopo aver imparato a suonare il sassofono e aver fatto diversi mestieri. Il suo è un canzoniere profondamente impresso tra i collettoni yeyè e gli scatenati ballerini del twist e nella memoria di molte generazioni di ragazzi francesi.

Gli andò bene quasi subito con New Wave, un remake di Three Cool Cats dei Coasters a cui seguirono una serie di dischi registrati tra Parigi e Londra. Nel 1962 resterà 22 settimane al primo posto nelle vendite, con due titoli, La lecon de twist e Et j’entends siffler le train. Ma incise un numero sterminato di 45 giri, oltre duecento, ritraducendo in francese I can’t stop loving you di Ray Charles e Desafinado di Stan Getz, Il mio mondo di Umberto Bindi, Monday, Monday dei Mamas and Papas e Catch the wind di Donovan.

Nella sua carriera ha venduto oltre 50 milioni di dischi, probabilmente il suo maggiore successo è stato il Concerto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo, adattato nel 1967, che si stima che abbia venduto oltre 5 milioni di copie.

Con una vita privata turbolenta tra eccessi d’ogni genere (è stato pure in prigione per evasione fiscale e una mezza dozzina di figli avuti fuori dai due matrimoni ufficiali), ha continuato ad esibirsi dopo diversi allontanamenti dalle scene (il primo nel 1983 dopo un grave incidente), fino ad ottenere la grande onorificenza di Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.