E ora la Germania chiude l’accesso al welfare anche ai cittadini dei paesi Ue. Il governo Merkel Cdu-Spd ha approvato ieri alcune proposte di legge per limitare l’accesso ai sussidi e punire più severamente gli abusi commessi da cittadini europei. Pene più severe: espulsione e divieto di ingresso nel paese fino a un massimo di cinque anni. Cuore delle nuove norme è il limite a sei mesi del diritto di residenza utile alla ricerca di un lavoro, che potrà essere straordinariamente prolungato solo di fronte a concrete possibilità di impiego.

Il pacchetto normativo della «grande coalizione» stabilisce inoltre una pena fino a tre anni di reclusione, o una sanzione, per i cittadini dell’Ue che fornissero false informazioni per ottenere un certificato di residenza. In questo modo il governo punta a limitare gli abusi dei sussidi per i figli di residenti in Germania. A sostegno dei propri comuni più coinvolti dal fenomeno migratorio, il governo ha inoltre stanziato 25 milioni di euro – che si aggiungono ai 200 milioni di marzo – per il pagamento dell’alloggio e delle spese di riscaldamento, coprendo inoltre il costo delle vaccinazioni per i bambini la cui situazione assicurativa non dovesse risultare chiara.