Il sito russo – considerato liberale – Slon.ru ha pubblicato le foto di due tombe, che dovrebbero appartenere, secondo alcune prove e testimonianze, a due paracadutisti russi della 76/ma divisione aviotrasportata di Pskov, accusata nei giorni scorsi da Kiev di essere entrata nell’est ucraino a sostegno dei separatisti filorussi.

Le foto ritrarrebbero le tombe di due parà, Leonid Kiciaktin e Aleksandr Osipov, morti rispettivamente il 19 e il 21 agosto scorsi «in circostanze non rese note», secondo un testimone che avrebbe partecipato ieri ai funerali nel villaggio di Vibuti, vicino a Pskov. Funerali che, sempre secondo lo stesso testimone, sono stati sorvegliati dalla polizia e dai quali sono state escluse persone estranee.

Sarebbero stati presenti solo familiari e commilitoni, di cui si vedono le corone di fiori. Ad accrescere il mistero è il fatto che l’altro ieri un giornalista russo, Ilià Vasiunin, della testata «Il pianeta russo», aveva diffuso su Twitter la schermata della pagina di Kiciaktin su Vkontakte (il Facebook russo), dove appariva un annuncio a nome della moglie sulla tragica morte del marito («cari amici, Lionia è mancato…») e sulla data delle esequie.

Ma telefonando alla famiglia, il cronista si era sentito rispondere da un uomo che aveva assicurato essere Kiciaktin. Nel frattempo la notizia sulla rete sociale era stata rimossa, mentre si sono diffuse, negli scorsi giorni, anche altre voci secondo le quali uno dei due parà, aveva postato su Vkontakte un messaggio: «ci vediamo quando torno dalla Crimea».