A Sesto Fiorentino sabato 8 e domenica 9 ci incontriamo per costruire la “politica in comune”. Quella delle liste civiche e di sinistra insieme al variegato mondo della politica e della sinistra diffusa: associazioni, campagne, movimenti, organizzazioni dei lavoratori. Per dire che si può stare insieme – non a partire dai rigidi schieramenti o dagli equilibri delle dinamiche politiche – ma dalla condivisione di un impegno per il cambiamento, fondato sui contenuti e sulle pratiche.

Questo è quello che fa ogni giorno la sinistra sociale, lavorando sui posti di lavoro, con i migranti, per i diritti, per l’ambiente e la pace. Questo è quello che fanno le liste civiche e di sinistra nei comuni e nei territori, cercando di trasformare le aspirazioni del alternativa al esistente in cambiamento reale -anche a livello locale- in concrete azioni amministrative alcune di governo altre dal opposizione. Ed è per questo che nell’incontro di Sesto Fiorentino abbiamo deciso di lanciare tre campagne – o meglio azioni- di carattere nazionale: una sulla questione del debito e dei bilanci, della spesa pubblica -falcidiata in questi anni dai tagli ai trasferimenti agli enti locali, una seconda sul tema del territorio e del risanamento ambientale e una terza sulla questione del welfare locale e del riconoscimento dei diritti e dell’accoglienza dei migranti.

A partire da queste azioni concrete che coinvolgeranno le liste che si ritrovano a Sesto Fiorentino, si vuole esplorare la possibilità di dare un contributo alla costruzione di un percorso unitario che riconnetta i frammenti e a limiti la dispersione identitaria e l’illusione delle piccole patrie che colpisce una parte del nostro mondo. Non si tratta di negare la legittima ricerca di un autonomo percorso di ciascun soggetto – partiti, associazioni, eccetera- in grado di crescere e svilupparsi, ma di renderci tutti consapevoli della necessità di dialogare e ricercare lo spazio comune di un’azione politica capace di essere utile ed avere efficacia quando serve: al referendum, nelle elezioni, nelle mobilitazioni unitarie.

Una sinistra di tutt@ capace di produrre una politica in comune alternativa al renzismo e alle sue politiche liberiste e di destra, che hanno distrutto la dignità e i diritti del lavoro, svilito la democrazia, impoverito l’Italia, fatto crescere le diseguaglianze. Renzi ha affiancato il populismo dell’elite e dall’alto a quello della pancia e dal basso con il risultato di accelerare la distruzione della coesione sociale e democratica. La situazione sociale del paese è insostenibile. Oggi 11 milioni di italiani non riescono più a curarsi per mancanza di soldi (CENSIS), abbiamo quasi 5 milioni di persone che vivono in povertà assoluta (ISTAT), un giovane su tre è senza lavoro (ISTAT): c’è una sofferenza sociale che viene affrontata solo con il marketing politico e la filantropia sociale. Ma le risposte vere mancano. Manca un piano del lavoro capace ci creare buona occupazione, manda un welfare dei diritti e di tutti, manca una politica non propagandistica e pubblicitaria verso i giovani.

Ecco perché a Sesto Fiorentino vogliamo dare avvio alla ricerca e alla costruzione di un percorso capace di far dialogare coordinare ed incontrare le diverse esperienze sociali e locali. La speranza è quella della contaminazione dello sforzo nella costruzione di un nuovo lessico e vocabolario di una sinistra non autoreferenziale. Una sinistra che guarda -a partire dalle pratiche concrete da una chiave di lettura capace di affrontare le contraddizioni del nostro tempo- al cambiamento possibile, qui e ora, con politiche alternative a quelle del renzismo: il lavoro, la giustizia sociale, i diritti.