Appesa tra la consapevolezza di non poter restare immobile, pur non venendo meno al principio che si è data di non interferenza nelle vicende interne agli altri Stati, e la tentazione di rimpallare tutte le responsabilità sugli Stati Uniti e l’Occidente. Così appare la Cina sulla sua stessa stampa quando si parla delle ramificazioni del sedicente Stato Islamico di Abu Bakr al-Baghdadi. Da una parte quindi una potenza economica che deve far valere il proprio ruolo internazionale e difendere i propri interessi, possibilmente declinando l’azione da punto di vista diplomatico. Dall’altra la denuncia dei doppi standard con cui accusa i...
Internazionale
La stampa locale denuncia i rischi economici della jihad «anti cinese»
Media cinesi. «Colpiti interessi strategici specie nel Medio Oriente»