La Vita è Meravigliosa di Frank Capra uscì nelle sale settant’anni fa, fiaba semplice ma che ora sa di profezia.
E’ la vigilia di Natale e George Bailey (James Stewart) è davanti ad un bivio: la sua piccola banca è sull’orlo del fallimento e lui non vede altra via d’uscita se non il suicidio. Il suo angelo custode Clarence per salvarlo gli fa vedere come sarebbe stata la sua città, Bedford Falls, se lui non fosse mai esistito. La sua vita vissuta con tanti piccoli gesti di generosità, sacrifici personali e una moralità profonda ha avuto un effetto enorme negli anni su amici, famiglia e l’intera communità.
Per i critici il film era troppo sentimentale, ebbe poco successo al botteghino e perfino l’FBI dichiarò, “questa pellicola diffama deliberatamente il ceto più elevato, cercando di dimostrare che la gente con i soldi ha un carattere antipatico e spregevole”. “Un trucco tipico dei comunisti”, continua il comunicato. Mr Potter (Lionel Barrymore) è lo Scrooge moderno e l’avversario di George. Il più ricco di Bedford Falls, Potter è l’opposto di George: disonesto, odia i poveri, disprezza gli immigrati e cerca il potere assoluto. Nel mondo senza George, Bedford Falls diventa Potterville sotto il controllo di Potter.
Ma 70 anni dopo, nel 2016, George non esiste più. La sua tolleranza per gli immigrati che Potter critica come ‘mangiatori di aglio’ è in calo precipitoso. Nemmeno Bedford Falls esiste più e Potterville ormai è governata dalla Trump Tower e a breve dalla Casa Bianca Trump. In una scena culminante del film, le cittadine di Bedford Falls si ritrovano a casa di George con l’intento di salvarlo dalla bancarotta. Vengono le lacrime solo a pensarci. Ma c’è un problema. Abbiamo appena visto – nell’incubo della vita senza George – come la cittadinanza – esattamente le stesse persone – vive a Potterville, cambiata dalla cultura e dalla politica regnanti. La bella ragazza di Bedford Falls diventa una prostituta a Potterville, il ristorante italiano diventa un bar squallido ed il polizotto amichevole di Bedford Falls non esita a sparare ad un uomo disarmato. E’ il rovescio della medaglia. Se tale era l’effetto di George sulla sua città, allora la realtà è troppo fragile per sopportare un cambiamento: il popolo può essere influenzato in modi estremi. Il fascismo vive nelle stesse persone che in una realtà alternativa si consideravano liberali. Gli Stati Uniti di Trump erano già lì, nel sottosuolo ad aspettare l’assenza di George.