Nella sua traiettoria pluridecennale il Lucca Comics and Games ha scongiurato il rischio di divenire un’adunata di ragazzini vestiti da Capitan Harlock e Lamù

Esiste infatti una sezione scientifica che del festival ricalca il nome: Lucca Comics & Science. Curata da Andrea Plazzi, matematico e traduttore, fondatore di alcune riviste storiche di fumetto (come Fumo di China) e Roberto Natalini, matematico e Direttore dell’IAC-Istituto per le Applicazioni del Calcolo del CNR di Roma, Comics & Science collabora attivamente dal 2012 con il CNR con l’ obiettivo di promuovere il rapporto scienza-intrattenimento e inaugura quest’anno una partnership creativa con il CERN di Ginevra, Organizzazione Europea per la Ricerca sull’Energia nucleare.

Proprio nella giornata di oggi, a Lucca, verrà presentato il frutto di questa insolita quanto efficiente sinergia. «La proposta di collaborazione -racconta Plazzi,-è stata nostra. Il CERN, che ha appena compiuto 60 anni di attività, ha sempre fatto divulgazione, non è assolutamente estraneo all’arte della comunicazione e promozione della propria attività di ricerca, ovviamente molto complessa, vista la materia. In passato hanno contato su quelli che potremmo definire dei resident artists e appena si sono dimostrati disponibili ad aiutarci, noi abbiamo chiesto di poter entrare a visitare gli spazi dei laboratori di Ginevra con un gruppo di fumettisti.

Come veri on the road artists, una mattina di luglio siamo saliti su un furgoncino e ci siamo presentati a Ginevra: abbiamo trascorso la giornata nei laboratori accompagnati da un guida per avere un’immagine panoramica del centro, di ciò che vi avviene dentro e di come si porta avanti la ricerca». Il team di fumettisti in gita, composto dagli illustratori Tuono Pettinato, Mabel Morri e Francesco Cattani, dagli sceneggiatori Antonio Serra e Francesco Artibani e dal graphic designer Giacomo Gambineri, confezionerà storie illustrate circa quanto appreso durante la visita. Il primo albo nato da quest’esperienza, che sarà presentato oggi al Lucca Comics and Games, si chiama OraMai e contiene un fumetto di Tuono Pettinato dedicato al concetto di tempo.

«ll primo albo si è catalizzato, nel senso chimico della parola (in una reazione ci sono delle sostanze che la velocizzano senza alterarne il risultato) attorno all’idea di tempo: sapevo che Tuono, vorace lettore, stava portando avanti letture su questo tema e che si trattava di un argomento a lui caro». Nelle tavole del fumetto un Tuono Pettinato in versione lui-même, attraversa spazi desolati di memoria metafisica, decorati con orologi sciolti in perfetto stile Dalì, incontrando una serie di personalità-da Sant’Agostino al fisico Carlo Rovelli, dal premio Nobel Ilya Prigogine alla psicologa Claudia Hammond, per arrivare a Martin Heiddeger e a Vladimir Jankelevitch. Sgomento di trovare una risposta alla sua ossessione per l’inarrestabile scivolare dell’universo verso l’entropia, restio a rassegnarsi che il tempo non esista, e deciso a rivendicare il proprio diritto a perderlo, il tempo, durante le lunghe pause di ozio creativo o a corrergli contro, vicino alla scadenza di una consegna, Tuono regala un’analisi scherzosa ma lucidissima dell’unica cosa che, come già suggerito dal suo amichetto d’infanzia, non potremo mai fermare.

«Secondo alcuni il tempo potrebbe non essere una categoria fisica in senso stretto ma una proprietà cosiddetta «emergente» dai fenomeni – spiega Plazzi. Da qui la provocazione che innesca la narrazione, ’Il tempo non esiste’». Nel fumetto c’è un cammeo di Marco Delmastro, fisico che partecipa al progetto ATLAS con il team che nel 2012 ha annunciato la scoperta della particella somigliante al bosone di Higgs, un’apparizione fumettata corredata da una bella conversazione con Tuono Pettinato circa la sua personale interpretazione creativa della questione tempo. Integrano il libro una pagina dal diario di Mabel Morri, dove l’illustratrice racconta della gita a Ginevra, un articolo di Amedeo Balbi, astrofisico e divulgatore, presente anche durante la visita e due interventi di Antonella Del Rosso, fisica responsabile della comunicazione del CERN. Il risultato è un libercolo simpatico, dall’aspetto un po’ vintage, la cui grafica ricorda vagamente gli scientific journals, con il testo disposto su due colonne, che riuscirà a catturare anche i lettori più giovani e inesperti.

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«Ci muoviamo nella nicchia e cerchiamo di realizzare prodotti editoriali che dicano le cose che ci interessano nel modo più accessibile a tutti. Autori come Tuono sono preziosi, per la capacità e lo stile con cui il suo disegno veicola quell’ironia distesa che gli permette di trattare contenuti molto impegnativi. Con un certo interesse di base un fumetto come questo si può leggere in mezz’ora e abbandonarsi all’umorismo per scoprire l’esistenza di un mondo intero, in senso scientifico, fisico e filosofico. Tuono tocca tutto questo e riesce a soddisfare il lettore di fumetto satirico come l’addetto ai lavori». Viene da pensare che l’importanza di un simile lavoro divulgativo che riconduca la scienza intesa nel suo senso profondo di conoscenza dei meccanismi della realtà alla portata di ogni individuo e che ne rivaluti il ruolo nella sua traiettoria formativa, sia da difendere soprattutto in un momento storico di grande incertezza.

«In generale lo scopo della cultura di base dovrebbe essere quello di imparare a saper fare, e quindi anche a difendersi intellettualmente. In Italia purtroppo c’è un divario enorme tra le carenze della cultura di base condivisa e l’eccellenza che il paese ancora riesce con grande fatica a esprimere, specialmente in campo scientifico. Dovremmo essere più accorti, perché l’atteggiamento snob di etichettare ciò che non comprendiamo sotto la voce magia, che va a braccetto con superstizione, in un sistema democratico, è molto pericoloso». Non è ancora definita la materia dei prossimi libri, ma con un ventaglio così vario e assortito di autori, sconfiggeremo il tempo, e l’attesa per il prossimo albo, ormai previsto per il 2015, non ci sembrerà poi così lunga.