Il sequestro di stato che perdura ormai da quasi mille giorni mi impedisce di dargli l’ultimo saluto e pertanto con questa lettera affido il mio pensiero a Leonardo Vecchiolla detto Chucky che ieri, lunedì 1 settembre 2014, ha deciso di abbandonare questa infame vita terrena per un mondo che speriamo tutti sia veramente migliore e giusto. Con le lacrime agli occhi mando il mio più profondo sentimento di vicinanza umana ai famigliari di Leonardo e in particolar modo alla sua creatura di soli tre anni che da oggi, purtroppo, non avrà più un padre.

Sono tante le sensazioni che attraversano il mio corpo e la collera mi assale. Grido, con la voce che mai nessuna galera potrà soffocare, la mia rabbia contro un sistema fascista che in modo diretto è responsabile della morte di Leonardo.

Hanno con accuse infondate e senza uno straccio di prove sbattuto, nei giorni seguenti gli scontri di Roma del 15 ottobre 2011, Leonardo in galera segnando per sempre la sua vita.

So cosa significhi essere accusato ingiustamente e per di più per reati che non dovrebbero neanche esistere nel nostro ordinamento giuridico perché figli del Fascismo, ho vissuto anche io una carcerazione inumana e conosco, e non mi vergogno a dirlo, quei pensieri che hanno portato Leonardo a compiere quel gesto estremo.

Oggi è il giorno del dolore e che le lacrime solchino pure il nostro viso, ma da domani ricordiamoci di onorare Chucky tornando a lottare attivamente contro tutte quelle ingiustizie per le quali lui combatteva in prima linea. Lo dobbiamo a Chucky ed a anche a noi stessi.

Che la terra ti sia lieve Compagno Chucky, per te continueremo a resistere.

Davide Rosci, detenuto politico per gli scontri di Roma del 15 Ottobre 2011