manifesto-20160715

Evviva!

Cari Norma, Tommaso, Benedetto, e tutta la redazione, questa mattina, dalle 6.01 (ora in cui mi arriva la copia on line del giornale), alle ore 8.30 (in cui esco di casa per acquistare quella cartacea), ho vissuto dei brutti momenti. Non essendomi arrivata la copia on line, ho cominciato a fantasticare tristi presagi, poi arrivato all’edicola e leggendo la prima pagina E’ la fine!), mi si sono confermati. Dunque finiva così questa gloriosa storia? Già! di questi tempi non ci si poteva aspettare altro. Mi sono seduto al bar in preda a una forte emozione e sono passato alla seconda pagina. Incredibile! Non solo la storia non era finita, ma anzi cominciava, evviva! Così ho acquistato tutte le copie che erano nell’edicola e le ho depositate sui tavoli dei vari bar della zona.
Però d’ora in avanti non fate più questi brutti scherzi: alcuni dei vostri lettori (quelli come me, ad esempio), hanno una certa età e rischiano l’infarto. Grazie a voi (e anche a noi) tutti.
Enzo Scandurra

Auguri

Scrivo a voi per fare gli auguri a tutte e tutti. Sono contenta.
Bia Sarasini

Un nuovo inizio

Quando ho letto il titolo ad effetto che annunciava «la Fine» nemmeno per un momento mi ha sfiorato l’idea che si potesse riferire a quel qualcosa che in questi anni avevo temuto. Il fondo rosso simboleggiava al di là delle parole in senso nascosto, l’intento sornione di una testata nota anche per l’acume delle sue copertine. Ora che la notizia è ufficiale, credo come tanti collaboratori, non mi resta che continuare a fare ciò che ho fatto negli ultimi trent’anni: scrivere per il giornale ritenendolo non solo un contributo doveroso verso le nostre idee e ideali, ma anche un onore ampiamente ripagato dalla stima e dalle amicizie personali con molti esponenti della redazione. Penso che si debba, a questo punto, organizzare una «Manifesta della rinascita», una tre giorni di dibattiti musica e confronti, anche con quelli che in questi anni difficili hanno scelto altre strade o si sono volutamente allontanati. Ad «astra per aspera» dunque. Saluti a pugno chiuso e una carezza.
Raffaele K Salinari

Un fiore sulla Prima

Ma mi avete fatto prendere un colpo quando ieri sera ho visto la prima pagina sul sito!! Poi stamattina col cartaceo e seconda pagina mi sono ripreso.
Ho messo su fb una foto con un fiore sulla prima pagina. Incredibile, ma è vero che è caduto sul giornale mentre camminavo! Un augurio che meritate. Bravissimi!! Un grande abbraccio a tutti.
Aldo Carra

Qualcosa di geniale

Trovata geniale. Auguri. Spero di mandare presto qualcosa. Un caro saluto
Luigi Landolfi

Mi ha preso un colpo

Cara Norma, stordito dalle notizie che provenivano da Nizza, ho visto il sito del «manifesto» e mi ha preso un colpo. Mi sono precipitato in edicola e mi sono reso conto che, per fortuna, si trattava di una delle vostre diaboliche prime pagine ad effetto. Il momento è terribile, ma sono davvero felice della buona notizia. Un caro saluto
Igor Mineo

40 e… oltre

Caro Manifesto, dopo lo shock mattutino di prima pagina, mestamente andiamo alla seguente e…. improvvisamente riacquistiamo forza, vigore e fiducia. Ci attendono altri 40 anni e più di lotta, impegno e determinazione. Grazie a noi tutti! Un grande abbraccio
Alberto Gentilini, Cividale del Friuli

In bocca al lupo!!!

Cari, appena ho visto: «È la fine», mi sono detto: porca miseria, avevo solo scritto un articolo! E se mo’ chiedono mi chiedono i danni? Poi leggo: la fine della condizione di sottoposti a tutela. Un abbraccio a tutti e in bocca al lupo!!!
Pino Aprile

Prima da infarto…

Non vi siete resi conto che dopo aver letto la prima pagina qualcuno potrebbe essere morto d’infarto prima di arrivare alla terza?
Marco De Luca Milano

Scherzi da prete

È proprio uno scherzo da prete, la prima pagina del manifesto di stamattina. Vanno bene le trovate, ma con questi titoli in prima pagina mettete a rischio il cuore dei lettori.
Un abbraccio
Giuseppe Morandi Lega di cultura di Piadena

L’unica buona notizia

Cara Norma,
finalmente una notizia buona!!! Anzi, direi l’unica in questi tempi bui. Sono davvero felice, per voi e per me e per tutti i lettori. Nessuno è perfetto, nemmeno «il manifesto», che però almeno è indispensabile. Stasera festeggerò alla mia maniera: cacio e pepe e fagioli con cipolla di Tropea. Ma intanto, in un giorno per altri versi drammatico e foriero di ulteriori tragedie, confortiamoci con questo piccolo segnale che continua a brillare nonostante tutto (mi viene in mente l’inizio dell’«Agamennone», con la sentinella che scruta nell’oscurità della notte in attesa di scorgere il falò che di monte in monte annuncia il ritorno dell’esercito vittorioso…).
Un abbraccio
Gianandrea Piccioli

Voglia di vivere

La notizia della riacquisizione della testata è sicuramente una buona notizia, specialmente per chi (se è permesso scriverlo) appartiene a questa storia fin dalle origini.
«Il manifesto» però ha necessità di vivere all’interno di un progetto politico che si misuri con un’idea complessiva di ricostruzione di presenza politica della sinistra italiana, nel solco della sua storia e nella capacità di affrontare le enormi contraddizioni dell’oggi. L’augurio non può che essere quello di trovare capacità e forza per lavorare tutti assieme a questo progetto.
Franco Astengo

Auguri e lunga vita

Ieri sera con la vostra copertina mi avete fatto star male ma poi stamattina con il giornale in mano sono felice. Bravi e complimenti, anche per il nuovo «Alias» che mi piace molto Vi auguro buon lavoro e una lunga vita. Saluti a tutti da un abbonato che vi segue da sempre.
Graziano Torino

Grazie di cuore

Cari compagni, questa volta non vi invio un mio articolo, ma un mio abbraccio; e il mio ringraziamento, di cuore. Per il lavoro che fate, per il coraggio intelligente e aperto, per la tenacia con cui avete (tutti noi, nel nostro piccolo, abbiamo) difeso e riconquistato la testata. Il mio, però, è un grazie doppio; perché tre anni fa, quando sono uscito dal Pd, il manifesto – senza che nessuno, tranne Angelo Ferracuti, mi conoscesse – ha accolto le mie riflessioni e mi ha aiutato a chiarire, anche a me stesso, il senso di una scelta. Anzi, un grazie triplo, perché qui a Fermo tira una bruttissima aria; e «il manifesto» ha ospitato le nostre parole di dolore, preoccupazione e rabbia, ha seguito (con gli articoli onesti e veri di Mario Di Vito) una vicenda purtroppo emblematica, e ci ha fatto sentire meno soli (e soli, a Fermo, in questo momento lo siamo, credetemi). Scusate se vi ho fatto perdere tempo (so che correte sempre), ma ci tenevo a dirvelo.
Buon lavoro a voi e buona rinascita a «il manifesto, quotidiano comunista» e, dunque, necessario.
Giuseppe Buondonno

Maledetti!

Maledetti, mi avete fatto prendere un accidente! Avevo appena scritto alla sezione abbonamenti che quest’estate non ce la facevo a rinnovare e che l’avrei fatto con la tredicesima, e stamani mi ritrovo con questa prima pagina da panico. Confusione sensi di colpa, smarrimento… poi ho aperto. Sollievo, orgoglio, consolazione, ma che scherzo da preti, compagni miei!
Giulia Maria Ciarpaglini

Siete sadici ma vi perdono

Siete sadici, e avete rischiato di ritrovarvi con un abbonato in meno, morto per infarto davanti alla pagina rossa de «La fine». Ma vi perdono, complimenti e sempre avanti.
Franco Ajmar Genova

Giornale libero

Grandi, grandissimi. Sono felice per voi/noi. Tenete duro perché abbiamo bisogno di un giornale libero e di sinistra (si può ancora dire?) e di carta perché non faccio parte della generazione digitale e non so leggere senza sfogliare. Buon lavoro
Marco M.

Un piacevole giornata

Il manifesto è tornato il manifesto… È forse l’unica notizia positiva di questi giorni, è molto piacevole.
Roberto Romano

(lettere pubblicate sul manifesto del 16 luglio 2016)

La forza dell’utopia

Vorrei esprimere la mia grande gioia d’aver trovato dopo la pagina «fine» quella che annuncia «è l’inizio». Che lavoro siete stati capaci di realizzare in due anni! Chapeau!
Le utopie sono sempre atti di volontà, di tenacia, di fiducia. Il vostro successo è una potente fonte di coraggio per tutti noi e le nostre utopie. Fintantoché ci sarà la forza utopica di cambiare il divenire, ci sarà anche…vita a sinistra. Un grande grazie a tutta l’equipe! Un abbraccio
Riccardo Petrella

Fuori dall’incubo

Ciao ragazzi, esprimo contentezza per la vostra «impresa» di essere fuori dall’incubo. Speriamo sia buon segno per l’Italia intera di uscirne, anche col buon esempio del piccolo grande Manifesto. Grazie, saluti calorosi
Giancarlo Loddo detto Don Chisciotte

(lettere pubblicate sul manifesto del 26 luglio 2016)

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