C’è una nuova ’ora X’ nella travagliata scelta del candidato della sinistra romana. Stavolta dovrebbe essere quella definitiva. Ai suoi stretti collaboratori il sindaco Marino ha confidato che deciderà se e come correre per Roma «entro 48 ore». La decisione dovrebbe dunque arrivare venerdì.
Intanto fra l’ex sindaco e il resto della coalizione della sinistra romana è calato il gelo dopo la diffusione di una lettera firmata da trenta vendoliani con la richiesta a Marino di non candidarsi. Ieri Stefano Fassina ha cercato di recuperare l’ex sindaco convocando per oggi pomeriggio una riunione fra Sel, L’Altra Europa, Prc, Contaci (il gruppo che sosteneva l’ex ministro Bray), Futuro a Sinistra, lo stesso Marino e Parte Civile, i suoi supporter. «Il quadro per le amministrative per Roma è sempre più complicato, anche nel nostro versante», dice la convocazione via sms, «Rischiamo di essere risucchiati nel circuito politicista e mediatico che è sempre più insopportabile per chi vorrebbe dalla classe dirigente della politica soluzioni alle difficoltà quotidiane». «Dobbiamo confrontarci sul programma», insiste Fassina. Anche perché il suo programma non coincide con le scelte che furono della giunta del chirurgo, per esempio sul nuovo stadio e sulle privatizzazioni. Ma all’sms Marino non ha risposto. E alla riunione i militanti di Parte civile oggi non ci saranno: «Aspettiamo le decisioni di Ignazio», spiega la presidente Emilia La Nave.