Ventiquattro libri per cominciare il 2015 leggendo bene, e leggendo bene proseguirlo. Ventiquattro libri, due al mese. Una media che identifica il buon lettore. Una media che potrà alzarsi esaurendo, ma sempre con le dovute riflessioni finali, le pagine non esuberanti de La cucina del Risorto, Skidoo, I diari segreti di Costantinopoli, Il pigiama del gatto, Kiku – San la moglie giapponese. Una media che scenderà accettando la ponderosa sfida di La vita plurale di Fernando Pessoa e quella archeologica di La Roma di Augusto. O che, a dispetto dei numeri, si manterrà tale perché titoli come La pietra per gli occhi o La strage dei congiuntivi inchiodano alla poltrona. Troverete anche quattro libri illustrati assai diversi tra loro, uniti dalla bontà dell’idea e dalla bellezza della grafica. Durante l’ultima edizione di Pordenonelegge, a disposizione dei clienti nelle stanze degli alberghi, c’era il classico cartellino ‘Non disturbare’, da appendere alla maniglia esterna della porta. Su di esso una frase di Vladimir Nabokov ‘Sapere che si ha qualcosa di bello da leggere prima di coricarsi è una delle sensazioni più piacevoli della vita’. Chi mai si sentirebbe di affermare il contrario?

Pierre Loti

Kiku – San, La moglie giapponese

pp. 180, € 14, O barra O edizioni

Per averne letto diversi lavori, la nostra opinione su Louis Marie Julien Viaud, vero nome di Pierre Loti, è che fosse ammalato di sufficienza e presunzione. Ci riconcilia parzialmente con lui questo romanzo/diario di viaggio in chiave autobiografica, capace di aprire le porte del Giappone di fine ’800. Qui Loti arriva nel 1885, a Nagasaki, per rimettere in sesto la nave da guerra Trionfante. E qui, come vuole l’usanza, può decidere per un provvisorio matrimonio. La sposa si chiama Kiku – san, la signorina Crisantemo. Il libro sarà ispiratore per il primo atto della pucciniana Madama Butterfly.

Ray Bradbury

Il pigiama del gatto

pp. 238, € 12, Oscar Mondadori

Il racconto che dà titolo al libro risale al 2003 e appartiene all’ultima raccolta curata dallo stesso Ray Bradbury. Venti storie in gran parte scritte tra la seconda metà degli anni ’40 e i primi ’60, dove Ray intinge la sua penna in trame surreali, disegnando l’America perbenista e convenzionale, razzista e di facciata, povera e sperduta. La metafora di Crisalide (1946) è un manifesto per la parità dei diritti tra bianchi e neri, Sessantesei spolpa il mito della leggendaria Route, Viva il capo descrive una perdita colossale e paradossale a blackjack. Dolceamaro il gusto nella bocca del lettore.

Goli Taraghi

La signora melograno

pp. 270, €14, Calabuig

Goli Taraghi e Azar Nafisi si somigliano. Entrambe di famiglia iraniana agiata, entrambe colte, si ritrovano di fronte al vento nuovo dell’Ayatollah Khomeini, che in loro smette di soffiare rapidamente. Nafisi sceglie l’esilio negli Stati Uniti, Taraghi a Parigi. Da lì divengono narratrici della cultura della loro patria, dei tempi dello Scià Reza Pahlavi, dell’integralismo khomeinista, dei viaggi di ritorno. E lo fanno dando voce a uomini e donne, vecchi e giovani, studenti e lavoratori. Bellissimo è l’aggettivo giusto per La signora melograno di Taraghi e Leggere Lolita a Teheran di Nafisi.

Roberto Tiraboschi

La pietra per gli occhi, Venetia 1106 d.C.

pp. 288, € 18, EDIZIONI E/O

Venezia non ancora Serenissima, palafitte sulle terre dell’arcipelago. Il chierico Edgardo d’Arduino, giovane e storpio amanuense, vi approda per guarire da una imminente cecità. Dicono che a Venezia esista il rimedio, una pietra. La ricerca lo porta nel microcosmo dei fiolari, i vetrai, dove da poco è stato assassinato un garzone di bottega, cui sono stati cavati gli occhi. Al loro posto due bulbi di vetro con pupille rosse. È il primo di tanti avvenimenti nefasti sul cammino di Edgardo. Il nome della rosa 35 anni dopo? No, tutto è Made Tiraboschi, per una lettura che si fatica a lasciare.

Alex Capus

Skidoo. Viaggio nelle città fantasma del selvaggio West

pp. 86, € 9,90, EDT

Cittadino svizzero, ma nato in Normandia, Capus è andato alla ricerca delle memorie più evocative del Far West. Le città fantasma. Assi di legno tarlate, muri sbriciolati, miniere svuotate, pozzi d’acqua prosciugati. Intorno il nulla. Ed è proprio da quel nulla che l’autore fa risorgere figure autentiche di banditi di mezza tacca, birrai ambulanti, soldati in sella a cammelli, nativi ammutoliti dall’idiozia dei loro conquistatori, spedizioni verso El Dorado inesistenti. Le foto che accompagnano il testo ribadiscono che il leggendario West, nella sua quotidianità, di leggendario aveva ben poco.

Massimo Roscia

La strage dei congiuntivi

pp. 322, € 15,50, Èxòrma

La siccità nell’uso del congiuntivo è una delle piaghe che affliggono il nostro idioma. Chiunque abbia un minimo di riguardo nei confronti di questo nobile modo, sussulta ogni giorno (guardando la tv, ascoltando discorsi dotti o conviviali, spesso leggendo i giornali) al cospetto di attentati dal rumore cacofonico tipo ‘Speriamo che arrivano puntuali’. Paladino eroico del congiuntivo è Massimo Roscia, che ne attacca i nemici nelle pagine di un romanzo divertente, scritto con ironia forbita, appassionante e al medesimo tempo portatore di sconforto in chi, ancora, ama esprimersi in italiano.

William Hazlitt

L’ignoranza delle persone colte

pp. 180, € 14,50, Fazi Editore

Di lui scrisse Virginia Woolf «In virtù del suo principio ‘è difficile odiare chi si conosce bene’, se avessimo conosciuto Hazlitt lo avremmo di sicuro trovato simpatico». Simpatico, e insieme capace di provocazioni e paradossi nella rubrica Table Talk, che dal giugno 1820 a metà del 1821 tenne sul London Magazine. Sette saggi in cui spicca un raro senso dello humor, talvolta ammantato di ferocia. All’ignoranza delle persone colte si uniscono lo scrittore elegante, i potenti delle università e delle pubbliche cariche, il genio incompreso, l’uomo intellettualmente superiore… Più attuale che mai.

Mehmet Gündüz Coral

I diari segreti di Costantinopoli

pp. 128, € 13, Besa Editore

I lavori letterari di Coral (Izmir, 1947) sono in prevalenza di ambientazione storica e legati al suo Paese. Tale è anche il titolo proposto da Besa. Prima Bisanzio, poi Costantinopoli, la città oggi più popolosa d’Europa divenne Istanbul nel 1930, per decisione di Atatürk, primo presidente della Turchia. All’epoca di Roma imperiale era il solo luogo ad essere definito ‘La Città’. I diari di Coral richiamano la storia, il mito, i personaggi, la gente di questo contenitore di civiltà e cultura, cancellando con giusta penna gli stereotipi esotici. Nobile guida ‘parallela’, da consultare in viaggio.

Bruno Berni (a cura di)

Fiabe lapponi

pp. 178, € 15, Iperborea

Quattro lettere compongono il nome Sami, che identifica il popolo da noi chiamato Lapponi. Neve, ghiacci, solitudini, foreste fitte, notti solitarie sono state fucine per la nascita di leggende e soprattutto di fiabe. In esse, i Sami sovrappongono alla fantasia il retaggio di abitudini antiche, riti quotidiani quali la caccia, le invocazioni e le preghiere agli spiriti. Primo titolo di una serie che Iperborea dedicherà alla fiabe scandinave, il libro è diviso in 28 storie brevi, magiche già nel titoli. Esempio: ‘Ruobba fa la guardia all’albero del re e ruba l’occhio del gigante e del Maligno’.

Adele Marini

Io non ci sto

pp. 288, € 18, Fratelli Frilli Editori/Feltrinelli

I genovesi Fratelli Frilli, sono tenaci editori del giallo e del noir declinati all’italiana. I loro segugi si muovono soprattutto nel Nord Italia, unendo alle capacità investigative debolezze e doti umane non banali. Il commissario Vincenzo Marino è uno di questi. Adele Marini, la sua creatrice, lo invischia in una convincente trama, i cui fili li tirano da vent’anni i servizi segreti. La scia di sangue delle loro vittime puzza di ricatto, su di essa sono in tanti ad aver lasciato l’impronta del silenzio complice e dei misteri taciuti. A Marino il compito di cancellarla tra Milano e Roma.

Osvaldo Bayer

Patagonia rebelde

pp. 160, € 14, Elèuthera Editrice

Prima ci pensò la dittatura a censurare e distruggere le copie del libro, poi fu il turno della moda chatwiniana a relegarlo nell’ombra. Né fu sufficiente a restituirgli giusta luce il film di Héctor Oliveira premiato alla Berlinale ’74 con l’Orso d’oro. Il testo di Bayer racconta i personaggi protagonisti nel 1921 di un sciopero che tenne in scacco per mesi le armate dell’esercito e della polizia. Erano gauchos, anarchici, bandoleros (tra di loro un italiano soprannominato El Toscano) schierati contro l’arroganza di militari e latifondisti. Cronache di ideali politici dal Mondo alla fine del mondo.

Stefania Nardini

Jean-Claude Izzo, Storia di un marsigliese

pp. 144, € 12,50, Edizioni E/O

Questa biografia romanzata di Izzo ha due buoni motivi per essere meritoria di attenzione. Il primo è che di Jean Claude Izzo l’Italia non conosce ancora abbastanza. Il secondo è che la romana Stefania Nardini ha fatto di Marsiglia la sua seconda patria d’adozione dopo l’Umbria. Aprono i giochi due pagine in cui lo scrittore immortala la città, e sono parole ineguagliabili per poesia e bellezza. Poi Nardini inizia a camminare accanto a Jean Claude, fino al termine di una vita durata solo 55 anni. Il libro è commosso intreccio di storie, citazioni, versi, passioni, odori, luci, eterno amore.

Angel Crespo

La vita plurale di Fernando Pessoa

pp. 596, € 26, Bietti

Non è mai esistito un solo Fernando Pessoa. Segno evidente di pluralità sono i numerosi eteronimi con cui firmò la quasi totalità delle sue opere. Ma Pessoa fu anche astrologo e cultore dell’esoterismo, giornalista, impiegato in ditte di trasporti. Politicamente si schierò contro la democrazia e ogni forma di totalitarismo, con avversione particolare per comunismo e socialismo. Amò, insieme all’alcol che gli fu fatale, una sola donna, Ophelia. Queste poche note rendono l’idea della sua complessità umana e intellettuale, per la prima volta analizzata a fondo nell’importante opera di Crespo.

Giuseppe Acconcia

Egitto. Democrazia militare

pp. 240, € 14, Èxòrma

Del libro di Acconcia ha già scritto con ampiezza di analisi, qualche tempo fa, Il manifesto. A noi il compito di ricordarvi un lavoro che va oltre il reportage e la cronaca per aiutare a comprendere i colpi di mano di un governo che con il pretesto di piazza Tharir ha ‘giustificato’ un golpe. Non sazio, il presidente egiziano Abd al Fattah al Sisi ha arrestato decine di giornalisti tra novembre e dicembre del 2014, assolto nei processi molti Fratelli Musulmani, compiuto retate antigay trasmesse dalle tv del Paese, promulgato una legge che proibisce i cortei. E minaccia i diritti delle donne.

Manning/Granström

The Beatles (illustrato)

pp. 50, € 16,50, Gallucci

Padri e madri di incolpevoli bambini e colpevoli adolescenti che non sanno o mal sanno chi erano The Beatles, regalerete loro questo fumetto gigante con la scusa delle feste di fine anno. Vi siederete accanto alla prole per sfogliarlo, aggiungervi aneddoti e ricordi personali, versare qualche furtiva lacrimuccia. Apprezzerete, ed è questo ciò che conta, il lavoro della coppia Brita Granström e Mick Manning, che con mano leggera e però mai superficiale, hanno saputo raccontare a giovani e giovanissimi i Fab Four prima, durante e dopo la leggenda; prima, durante e dopo la celebrità e la ricchezza.

William Grill

L’incredibile viaggio di Shackleton (illustrato)

pp. 72, € 19, ISBN Edizioni

Una piccola meraviglia editoriale che miscela la raffinatezza illustrativa con il racconto della spedizione dell’esploratore Ernest Henry Shackleton al Polo Sud, 1914. Con ventisette uomini, Ernest partì da Londra a bordo della Endurance il primo agosto. Nonostante le terribili avversità, il clima, la distruzione della nave, tornò a casa con tutti i suoi. Grill ci proietta nell’impresa narrandone per parole e disegni il finanziamento, l’equipaggio, l’imbarcazione, le provviste, la partenza, il deserto dei ghiacci, le sfide da vincere, il Patience Camp… Rotta immediata verso una libreria.

Oren Lavie/ Wolf Erlbruch

L’orso che non c’era (illustrato)

pp. 48, € 9,50, Edizioni E/O

Musicista e drammaturgo israeliano, il quarantenne Lavie si cimenta con una favola disegnata da uno dei maggiori illustratori mondiali per ragazzi, il tedesco Wolf Erlbruch. L’orso cerca nei boschi e negli incontri con altri animali la risposta a quesiti impegnativi: chi sono, sono felice, sono di bell’aspetto? E nella Favolosa Foresta discute nella Favolosa Foresta con la Mucca comoda, il Penultimo pinguino, la Lucertola pigra, la Tartaruga taxi, il significato dei silenzi. Al pari degli altri libri illustrati proposti in queste pagine, il binomio scrittura/illustrazione è molto, molto felice.

Ilaria Bernardini

La fine dell’amore, Graphic Short Stories

pp. 240, € 20, Hop/ISBN Edizioni

Con ISBN, Chiara Bernardini pubblicò nel 2006 tredici racconti sotto il titolo La fine dell’amore. La stessa ISBN, con Hop, li ha consegnati ad altrettanti illustratori, che ne hanno fatto una graphic novel corale, appena uscita in libreria. Volti, persone, interni, esterni, immagini ieri affidati al nero su bianco delle parole, prendono oggi fattezza nelle tavole di Akab, Mabel Morri, Marco Galli, Jacopo Vecchio… Segni e tecniche agli antipodi, durezza del tratto che nelle pagine successive si fa morbida, scenografie di oscurità e di sole urbani. L’amore, si sa, non è mai uguale per tutti.

AAVV

La memoria dell’acqua (Illustrato)

pp. 320, € 20, Iacobelli Editore

Il Tevere non più biondo, le fontane, gli acquedotti (uno di questi è sfondo a una scena de La grande bellezza), i ponti, le terme, l’isola Tiberina. Roma e il Lazio sono terre di acqua su cui l’uomo, attraverso i secoli, ha costruito. Architetture magnifiche, sculture che zampillano, opere di ingegneria idraulica, tombe, ville. I tre autori trasformano i tesori di questo patrimonio liquido in una serie di approfonditi itinerari urbani e regionali. Itinerari in cui la storia, la leggenda, la natura, la fede divengono elementi importanti per comprendere tutto il senso e il fascino del viaggio.

Andrea Carandini

La Roma di Augusto in 100 monumenti (con e book)

pp. 416, € 30, Utet

Il nome dell’archeologo Carandini è legato soprattutto alla scoperta, durante gli scavi del Palatino, a Roma, dei resti di una fortificazione appartenente alla cinta muraria che circondava il colle nell’VIII secolo a.C. Il volume che segnaliamo racconta la Città Eterna durante il principato di Ottaviano Augusto, dal 27 a.C. al 14 d.C. Cento monumenti destinati agli usi più diversi, di cui è centro non solo simbolico la Domus Augusti del Palatino, primo palazzo da dove Augusto governò. Divisa in capitoli, linguaggio chiaro e densità di riferimenti, l’opera merita evidenza sugli scaffali di casa.

Roberto Bosio

Muoiono solo gli stronzi. La straordinaria vita

di Mario Monicelli

pp. 144, € 15, Bradipo Libri

Novantacinque anni, di cui settanta passati con l’occhio, la mente e il cuore dietro la macchina da presa. Novantacinque anni trascorsi in gran parte a inventare non solo per il cinema ma anche nella vita. L’uomo Monicelli era difficile, volubile, mai completamente svelato agli altri, capace di cambiare data e luogo di nascita quando gli pareva. Un gran bugiardo, lo definì la moglie Chiara Rapaccini. Il ritratto che Roberto Bosio ci consegna è un omaggio mai sdolcinato al padre della commedia all’italiana. E al Monicelli passato, per quasi un secolo, attraverso la storia della nostra penisola.

Cavallito/Lamacchia/Iaccarino

I 100 di Milano e Torino

pp. 226, € 12,90, EDT

Nuova edizione per la guida firmata dai trio di gastronomi sabaudi e dai loro collaboratori. In contemporanea anche Roma, Genova e Liguria, Firenze, Bari e Puglia. Torino e Milano sono state accorpate in un unico volume ‘al rovescio’. I cento locali si dividono fra 50 top e 50 pop. Nel primo caso, i prezzi sono da portafoglio capiente. Nel secondo (trattorie e dintorni) l’esborso cala di molto. Accanto a nomi noti nelle rispettive categorie, va dato atto agli autori di grande cura nella scoperta di valide novità. Se Iaccarino evitasse troppi compiacimenti nello scrivere, ciò non guasterebbe.

Giovanni Cesare Pagazzi,

La cucina del Risorto

pp. 64, € 5, Editrice Missionaria Italiana

Gesù, si sa, era capace di miracoli. Ma che li facesse anche in cucina è difficile da immaginare. Non parliamo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, o dell’acqua trasformata in vino. Parliamo di un Gesù chef, con competenze in tema di farina, ortaggi, pesce cucinato alla brace, uso del sale… Così sostiene il piacevole e accurato saggio del teologo lodigiano Pagazzi. Ricorda Pagazzi che Buon Pastore indica colui che serve in tavola il pasto buono, e Gesù amava riunire la sua gente intorno al desco. Il cibo diveniva, così, tramite per prendersi cura dell’anima e delle necessità altrui.

Marco Lombardi

Gustose visioni

pp. 160, € 15, Iacobelli Editore

Giornalista e conduttore radiofonico nell’ambito dei piaceri della tavola, Lombardi ha appena sfornato (il verbo è quanto mai pertinente) un dizionario dedicato al rapporto tra cinema ed enogastronomia. Diciamolo subito: non è la solita sfilza di titoli che vanno da Il pranzo di Babette a Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa. O meglio: la lista c’è, ma divisa in tre sezioni che annunciano analisi impegnate. Ad esempio ‘L’enogastronomia come discorso etico politico’. Nutrita (l’aggettivo è quanto mai pertinente) la parte introduttiva. Nel complesso, un lavoro assai ben… cucinato.