Banchi-di-scuola-immagine-google

Claudia Fanti, maestra di scuola primaria, è l’autrice dell’ebook rintracciabile e scaricabile su internet 2014, Odissea nella scuola. Si tratta di una raccolta di riflessioni didattiche, pedagogiche e di politica scolastica, articoli, testimonianze sul campo – la vita scolastica quotidiana e il rapporto con i bambini – che ripercorre il cammino professionale e civile dell’autrice che fissa il culmine del disastro scuola in Italia nella cattiva riforma La Buona Scuola del governo Renzi, che porta a compimento, secondo l’autrice, la «non-riforma» cominciata diversi anni fa col ministro Moratti e proseguita dai governi successivi.

I ministri dell’istruzione sono cambianti nel tempo, ma il progetto di distruzione della scuola pubblica italiana è proseguito in perfetta continuità. Nel libro si commentano le cosiddette riforme scolastiche degli ultimi anni non in modo astratto, ma dalla prospettiva di chi si trova tra i banchi di scuola, in mezzo ai bambini e alle bambine, allo stupore e alla drammaticità dell’apprendimento.

Qui, le istituzioni sono lontane, estranee. Spesso ostili al mondo dei più piccoli, ai loro ritmi e alle loro idee di buon senso. L’autrice introduce l’importanza dell’attenzione verso la persona dello studente e insiste sulle relazioni che si instaurano con lui, in una scuola che sembra andare in direzione contraria. Qui si valorizza la comunità educante, di cui nella riforma Giannini si sono perse definitivamente le tracce. Viene criticata l’Invalsi, i quiz, i sistemi di valutazioni tarati su soggetti medi che vanno contro programmazioni e valutazioni individuali, legate a studenti in carne e ossa, ai loro bisogni effettivi, ai loro desideri. Sistemi che banalizzano e uccidono la motivazione allo studio e al sapere fin da piccoli. Nella postfazione a 2014, Odissea nella scuola c’è anche un riferimento alla Legge di Iniziativa Popolare per una buona scuola presentata e depositata in Parlamento.