Un accordo con l’Egitto per rimpatriare i migranti irregolari. E’ quanto sta pensando di fare l’Unione europea dopo che si è registrato un aumento degli arrivi di cittadini egiziani in Italia, Il compito di mettere a punto i termini dell’accordo è stato affidato al vice direttore del dipartimento migrazione e affari interni della Commissione europea, Olivier Onidi, per il quale i colloqui con il Cairo sono necessari «per cercare di capire meglio» le cause all’origine dell’impennata di partenze.

Secondo Frontex dei 19.000 migranti arrivati ​a maggio in Italia, molti sarebbero partiti proprio dall’Egitto. Secondo gli esperti alcuni migranti, molti dei quali siriana, pagherebbero fino a 5.000 dollari per lasciare l’Egitto a bordo di navi che poi si incontrano con altre provenienti dalla Libia dirette verso le coste italiane. Non è escluso che alcuni elementi della polizia egiziana possano lavorare con i contrabbandieri.

Solo tre giorni fa i genitori di Giulio Regeni, il ricercatore italiano assassinato al Cairo, avevano chiesto all’Unione europea di non riconoscere più l’Egitto come paese sicuro, almeno finché non verrà fatta chiarezza sulla morte del figlio.

Una richiesta che però Bruxelles sembra voler ignorare.