Il Cagnan della Roggia, uno dei rami del fiume Botteniga, scivola senza rumore nel centro storico di Treviso. Gli fanno da quinta scorci sovente nascosti, ad esempio quello che si può ammirare dal minuscolo e perfetto giardino sul retro di Palazzo Caotorta. Privilegio riservato a pochi e fortunati inquilini? Niente affatto, visto che il Palazzo, insieme al contiguo Palazzo Bomben, è sede dal 2003 della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, per vocazione aperta al mondo.
I due gioielli di architettura del XIV e XVI secolo accolgono gli uffici operativi, la biblioteca, i piani destinati a mostre ed eventi, l’auditorium. E il giardino, opera di Domenico Luciani con Ippolito Pizzetti e Luigi Latini. Il simbolo, la rappresentazione, del rapporto armonico tra uomo e natura cui la fondazione ha dedicato, tra i molti, il progetto Luoghi di valore. Marco Tamaro, direttore con trascorsi da agronomo, è l’uomo giusto per raccontarlo.

Tamaro, il pensiero va subito ai Luoghi del Cuore, l’appuntamento annuale del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, che richiama l’attenzione sui piccoli beni italiani che rischiano di scomparire: «Luoghi di Valore è qualcosa di diverso, un’iniziativa nata dopo una decina di anni di attività, laboratori e ricerche, mirati a diventare nel loro ambito espressione della Convenzione Europea del Paesaggio. Un percorso coerente, visto che già alla fine degli anni ’80 la Fondazione usava parole chiave come ’Governo del paesaggio’ e sosteneva l’importanza di schiodarsi dalla visione crociana del patrimonio naturalistico italiano: la Cascata delle Marmore, la Pineta di Ravenna». Il progetto, articolato in sei edizioni, dal 2006 al 2012, nasce e si sviluppa volutamente circoscritto al Trevigiano: «Abbiamo chiesto a tutti, indipendentemente dalla condizione sociale, professionale, economica, ‘Dimmi cos’è, secondo te, in provincia di Treviso, un luogo di valore’. Pensavamo venissero fuori le Ville Venete e altri monumenti famosi del territorio. Invece le 749 schede, che abbiamo raccolto in un volume (Luoghi di valore, a cura di Simonetta Zanon, 25, ndr), sono descrizioni di microcosmi pubblici, privati, laici, religiosi. Il dato più significativo è che non si tratta di edifici o contesti di eccezionale bellezza, ma legati alla vita quotidiana, sovente comunitaria. In molti casi segnalati perché da conservare o difendere. Luoghi che rientrano a pieno titolo nella tipologia individuata nei parametri della Convenzione Europea».

Scorrendo l’elenco si incontrano il Capitello di san Liberale, l’idrometro e il traghetto del Madorbo, il molino della sega, il bosco degli ontani, il colle di san Martino, i cipressi di via Matteotti, l’oratorio di santa Filomena, il fiume Storga… Luogo di valore segnalato e purtroppo abbattuto tra le proteste di cittadini e comitati, è la scuola di Monastier, dove l’8 luglio del 1918 Ernest Hemingway, duecentocinquanta schegge di bomba in corpo, venne curato. I giorni della scuola di Monastier sono stati raccontati dallo scrittore nel romanzo Addio alle armi.