Arriva a Roma una produzione del milanese Teatro dell’Elfo, Road Movie (ancora stasera e domani pomeriggio all’Orologio). Il testo dell’americano Godfrey Hamilton è un racconto di attraversamento degli States, nella migliore tradizione evocata fin dal titolo. Ma nella fattispecie è la cavalcata di un giovane e disinibito omosessuale verso un nuovo incontro con un suo antico amante.

Interpretato generosamente da Angelo Di Genio per la regia di Sandro Mabellini, si trasforma ben presto in una cavalcata verso un Far West esistenziale che continuamente oltrepassa nuove e vecchie Frontiere degli stereotipi e dei pregiudizi, dando una colorita (e colorata) panoramica di una condizione e dei possibili modi per viverla. Di Genio gioca tutte le sue chance interpretative (fisiche, vocali e mimiche) per dare spessore a quegli incontri.

Non tanto per conferire loro maggiore o minore «credibilità», quanto per ribaltarne all’esterno eccessi, invenzioni, tic e mode. Il testo vuole divertire e conquistare, ma ha anche molta consapevolezza civile, ad esempio a proposito di «safe sex», e anche un doveroso rispetto per la situazione del finale, che rispetto alle aspettative risulterà evidentemente deludente e malinconico. Si ride, ma con qualche amarezza.