La Nestlè-Perugina ritira il licenziamento di Marilena Petruccioli, la delegata Cisl nell’azienda di San Sisto (Perugia) che aveva criticato in un post su Facebook le opinioni espresse in un provvedimento disciplinare da parte di un caporeparto o di un responsabile.

La notizia che ha ricevuto un eccezionale risalto su tutti i media ha spinto la multinazionale a tornare indietro sulla sua decisione, consapevole delle «pesanti ricadute in termini di immagine per i prodotti Nestlé» scrive la Fai Cisl Nestlé in una nota. La vicenda aveva portato anche ad una fulminea interrogazione parlamentare presentata da Nicola Fratoianni (Sel). E la Cisl aveva annunciato proteste clamorose.

Ieri, in un incontro all’Assoindustria di Perugia, al quale ha partecipato anche Petruccioli, in qualità di Rsu, sono bastati pochi minuti per risolvere il problema. «Hanno prevalso su tutto lo sviluppo del sito produttivo di San Sisto e il futuro lavorativo dei suoi dipendenti, che in questi ultimi tempi vedono sempre più in calo i volumi produttivi e le ore lavorate». Marilena Petruccioli subirà un provvedimento disciplinare concordato.

«Riteniamo, per questo, ristabilite a pieno titolo le relazioni sindacali – ha commentato il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi – che erano state messe in discussione dal grave atto unilaterale». Bruschi ha detto anche che «la Fai e la lavoratrice avrebbero fatto a meno del clamore che la notizia ha suscitato in questi giorni. Mi sento, comunque, di ringraziare tutti gli organi di informazione per aver dato grande risalto alla notizia a tutti i livelli, anche nazionale».

«È stata comunemente riconosciuta la non appropriatezza dei commenti riportati sui social media – fa sapere la Nestlé – in quanto avrebbero potuto trasmettere messaggi fuorvianti sull’importanza della sicurezza alimentare». «Azienda e sindacato- si legge ancora in nella nota – hanno confermato il loro pieno accordo sul fatto che le norme di igiene e di sicurezza alimentare dei propri prodotti – e quindi la salute dei propri consumatori – sono per Nestlé valori non negoziabili». «Nestlè è certa di poter contare, per il futuro – conclude la nota – sull’impegno di tutto il sindacato della fabbrica di San Sisto, affinchè si continuino a garantire i consueti ed elevati standard di qualità e sicurezza, tipici dei prodotti Perugina».