Sospese per sei giorni tre insegnanti dell’Istituto Tecnico Agrario Brau di Nuoro perché non hanno voluto sottoporre i quiz Invalsi ai loro studenti. Lo denuncia Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas secondo il quale la preside ha emesso “un incredibile ed illegittimo provvedimento disciplinare”. Le docenti, aderenti al sindacato di base, non avrebbero voluto sospendere le attività didattiche programmate per fare le prove generali dei quiz che si sono tenute il 4 e il 5 maggio scorsi.

Da parte loro le docenti sostengono di essersi opposte alla simulazione delle prove Invalsi in base alle normative vigenti e all’articolo 33 sulla libertà di insegnamento. Lo stesso istituto Invalsi ha escluso una simile eventualità, giudicata “inutile e dannosa”. Per il presidente dell’istituto Paolo Mazzoli, l’allenamento degli studenti ai test va scoraggiato perché la didattica non va concepita come una “forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove”.

“Anche noi che siamo contrari all’Invalsi – sostiene Bernocchi – diciamo che non si può preparare gli studenti ai quiz: sarebbe come se nel famosissimo “Lascia e Raddoppia” del secolo scorso, Mike Bongiorno avesse sottoposto preventivamente ai concorrenti del programma televisivo i suoi quiz e li avesse “addestrati” al loro superamento”. Per i Cobas la dirigente scolastico dell’istituto sardo confligge con l’Invalsi e applica a sua discrezione i poteri del “preside-manager”. La stessa dirigente in passato si era rifiutata di inserire in una discussione nel collegio didattico le prove Invalsi. Dopo la sentenza del TAR il Collegio deliberò a stragrande maggioranza la propria opposizione ai quiz e alcuni docenti decisdero di non sommistrarli agli alunni. I Cobas hanno annunciato ricorso al Giudice del Tribunale del lavoro di Nuoro e chiedono l’annullamento delle sospensioni che scontate tra il 15 ed il 20 giugno, ad anno scolastico terminato.